GLI ORDINI NON POSSONO ASSUMERE
La legge finanziaria, attualmente in discussione al Senato prevede all' art. 22 , il blocco delle assunzioni nella amministrazione pubblica. Gli ordini ed i collegi, quindi, essendo enti pubblici, dovranno adeguarsi a queste disposizioni. La situazione però risulterà per molti ordini ancora più difficile per il dettato del comma 12 dello stesso articolo. Con questo viene infatti disposta anche una forte limitazione all'assunzione di personale a tempo determinato, mediante convenzioni o attraverso contratti di collaborazione coordinata continuativa. Gli ordini avevano spesso utilizzato queste forme contrattuali per adempiere alle loro funzioni istituzionali di fronte alla impossibilità di assumere a tempo indeterminato nuovo personale. Queste disposizioni sembrano veramente assurde se consideriamo che gli ordini ed i collegi sono enti pubblici ma non hanno mai goduto in alcun modo di sovvenzioni o contributi nè diretti o indiretti da parte dello stato. Il CUP ha già chiesto che gli ordini vengano esclusi da queste ingiustificate limitazioni ed ha sollecitato la commissine di esperti che sta predisponendo la bozza di riforma degli ordini di tener conto anche di questi aspetti normativi che portano spesso a situazioni illogiche.( fonte Italia Oggi,26 novembre 2002)
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