Con false certificazioni gli animali venivano macellati e immessi sul mercato come capi sani. In manette 37 persone, compresi nove veterinari; 1.800 capi di bestiame sono stati sequestrati, molti sono abbattuti perché malati, affetti da Bse, Afta epizootica e lingua blu. Il Pm ha parlato di «potenziali veicoli di diffusione di mucca pazza». Per i Carabinieri del Nas che hanno eseguito ieri le ordinanze di custodia cautelare ( 37 secondo il Messaggero) emesse dal gip di Nola, le persone arrestate sono coinvolte in un'organizzazione criminale controllata a clan camorristici; immettevano illegalmente sul circuito commerciale carni provenienti da animali non certificati o affetti da varie malattie, provenienti in particolare dalla Germania. I veterinari coinvolti sarebbero 9. I militari della sanita', in collaborazione con i comandi provinciali di Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Benevento, Taranto, Torino, Cuneo e Treviso hanno scoperto in particolare che ai bovini commercializzati in Italia senza alcun controllo igienico sanitario erano stati somministrati anabolizzanti, antibiotici e cortisonici. Inoltre, l'organizzazione si era specializzata nella ricettazione e nel riciclaggio di animali rubati, nella sottrazione di animali sottoposti a sequestro oltre che nella dispersione nell'ambiente di rifiuti ad alto rischio sanitario. L'organizzazione si avvaleva di due strutture localizzate nelle aree di Torino e Cuneo, dove venivano trovati i bovini,spesso animali privi di garanzie sanitarie o malati e li avviavano in Campania per la commercializzazione in due macelli clandestini.
Il Ministro Alemanno: Quest'operazione rientra nell'attenta attivita' di vigilanza che tutte le Forze dell'ordine stanno portando avanti da tempo con ottimi risultati a garanzia della sicurezza alimentare dei cittadini. Questa azione e' un ulteriore dimostrazione dell'impegno del governo in tema di sicurezza alimentare per confermare il patto di fiducia tra i consumatori e le istituzioni''. Il Ministro Sirchia esprime “ vivo apprezzamento per l’opera dei Carabinieri dei Nas che, pure in numero limitato, continuano a mantenere alta la vigilanza sulla sicurezza alimentare e in particolare sulla carne che arriva sulla nostra tavola.
