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FARMACI E AUTORIZZAZIONI PUBBLICITARIE
Dal 1993 l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (IAP) ha assunto l’impegno di controllare preventivamente la pubblicità dei farmaci da banco sulla base del riconoscimento del Ministero della Salute dell’idoneità a svolgere tale compito. Ciò vuol dire che l’azienda che ottiene l’approvazione dello IAP può rivolgersi al Ministero per l’autorizzazione finale, evitando l’esame della commissione ministeriale per la pubblicità ed accorciando i tempi procedurali.
Ma il numero di richieste inoltrate dalle aziende allo IAP dal 1995 al 2001, secondo le stime pubblicate da Italia Oggi ( 7/11/2002), è in costante discesa e dalle 289 del 1995 si è passati alle 13 del 2001.
La ragione di questo calo starebbe nel fatto che il sistema dell’autodisciplina introdotta nel 1993 non è mai stato esteso alla fetta più consistente del mercato pubblicitario: quella a mezzo Tv e cinema.
Anche i medicinali veterinari possono essere pubblicizzati presso il pubblico, purché si parli di prodotti non soggetti a prescrizione. Lo prevede il Decreto 14/06/2002, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19/08/2002. Oltre ad invitare la Categoria ad un’attenta vigilanza affinché l’informazione pubblicitaria non induca il pubblico a ritenere inutile la consulenza del medico veterinario, l’ANMVI ha segnalato al Ministero della Salute l’opportunità di inserire nella commissione ministeriale per le autorizzazioni pubblicitarie professionalità medico-veterinarie ad oggi non previste.
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