• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31409

ORDINI E FEDERALISMO

Immagine
“Consulta degli Ordini” o “Consulta delle professioni” sono le possibili definizioni del nuovo organismo che molte regioni stanno istituendo per l’esercizio della potestà legislativa concorrente in materia di professioni.
La prima Regione ad istituire una propria consulta è stata la Calabria, con legge regionale 27/2001. Attualmente, le proposte di legge regionale per una Consulta degli Ordini sono state presentate in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna. Le consulte nascono per il dialogo con gli ordini, ma sono disponibili ad allargare i propri tavoli tecnici alle associazioni professionali e, sia pure con qualche esitazione, alle professioni non regolamentate. Le rappresentanze non ordinistiche delle professioni tuttavia non sono ammesse di diritto e dovranno adoperarsi per conquistarsi un riconoscimento: la Calabria, che non ha ancora approvato il regolamento della sua consulta, chiede rappresentanze rispondenti a requisiti di qualità, l’ Emilia Romagna le ammette solo previo assenso di almeno 2/3 dei componenti di diritto ( ordini e comitati territoriali degli ordini), la Lombardia ha invece già allargato il progetto alle Associazioni professionali.
Il Sottosegretario Vietti ha più volte paventato il rischio di frammentazione degli ordinamenti, malgrado le rassicurazioni delle Autonomie. Per Graziano Pini, promotore della Consulta in Emilia Romagna “ è da rifiutare l’idea di una supplenza del legislatore regionale che porterebbe all’individuazione di un ordinamento differenziato, inadeguato ad affrontare le sfide dell’internazionalizzazione. Quindi anziché rivendicare autonomia normativa regionale auspichiamo armonizzazione quantomeno comunitaria”.