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XENOTRAPIANTI: NUOVA RICERCA

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La ricercatrice Maria Luisa Lavitrano parla con soddisfazione della SMGT ( sperm mediated gene transfer) la nuova metodica messa a punto per la creazione di “maiali da trapianto”: “E’ l’uovo di colombo”, dice. Realizzata con stanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole, nei laboratori dell’Istituto Zootecnico di Modena, la SMGT, offre una soluzione alla carenza di organi, che, spiega la ricercatrice, “ non può che venire da un sistema di fabbricazione degli organi. Quello che passa per gli animali e con la nostra tecnica è eticamente meno problematico, dieci volte più rapido ed economico, alla portata di laboratori normali e quindi svincolato dai giganteschi investimenti che solo le grandi company possono sostenere”. Il trasferimento dei geni attraverso gli spermatozoi, si basa sulla scoperta che questi ultimi “ hanno sulla loro superficie molecole che agganciano e portano dentro il DNA estraneo. Normalmente, sono bloccate da altre molecole di cui è ricca la parte liquida del seme. Ma si eliminano con un lavaggio accurato degli spermatozoi, poi basta trattare con estrema cura e competenza gli spermatozoi e questi assorbiranno il DNA offerto, facendo semplicemente qualcosa per cui sono programmati”. Secondo Cesare Galli del Centro di Incremento Zootecnico di Cremona questa tecnica deve ancora dimostrare di essere ripetibile in altri laboratori e non è esente da limiti di affidabilità: integrazione casuale del transgene, possibile inserimento di più copie del transgene, possibile irregolarità di comportamento del transgene nel processo di integrazione e impossibilità di rimozione degli antigeni. “La clonazione è un supporto alla trangenesi più mirato– spiega Galli -perché basato sulla ricombinazione omologa, un processo di corretta trasformazione delle cellule. Questa tecnica inoltre non affronta il rischio sanitario di retrovirus". Inevitabile il rimbalzo della notizia sul dibattito culturale. Per Pasqualino Santori, membro del Comitato nazionale per la bioetica recentemente ricostituito dalla presidenza del consiglio, è evidente come la ricerca avanzi più velocemente della riflessione bioetica stessa e si renda sempre più necessaria una presa di coscienza etico-culturale da parte della categoria veterinaria. La ricerca sulla SMGT sarà pubblicata a giorni sulla rivista americana PNAS.