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MICROCHIP E AGGRESSIVITA’

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Due sere fa Palazzo Marino ha affrontato il problema dei “cani aggressivi” nella città di Milano. L’assessore all’ambiente Zampaglione ha suggerito alla Giunta di prevedere l’innesto del microchip per mettere le autorità in grado di risalire al proprietario. Per molti consiglieri della maggioranza di centro-destra, l’unica soluzione possibile è quella di introdurre un regolamento ad hoc che preveda l’uso obbligatorio della museruola e pene pecuniarie dai 25 euro attuali a 50 euro. Altri hanno sostenuto ( Fabrizio de Pasquale FI) la necessità di un’ordinanza per la messa la bando delle razze pericolose entro sei mesi dalla pubblicazione.
L’ex presidente di Animali di città, Mirko Pennisi, si è invece impegnato con la maggioranza consigliare per la stesura di una bozza di delibera che preveda il patentino per i proprietari di animali aggressivi.
Le razze canine incriminate non sono state individuate in nessuna proposta di provvedimento; a Palazzo Marino si è parlato di pit bull, staffordshire terrier e anche “ di altri incroci di razze definite da combattimento o con uno spiccatissimo istinto da difesa”.
( La Stampa Milano 22 ottobre 2002).