![Immagine](/immagini_notizie/2002/10/1154.jpg)
Tajani, che è anche membro della Convenzione incaricata di elaborare la carta costituzionale dell’Unione, ritiene che, senza un intervento di tutela costituzionale, il valore delle professioni rischia di entrare in crisi. Questo valore è caratterizzato dalla natura intellettuale della prestazione e dal rapporto fiduciario con l’utente, dall’elevato grado di affidabilità e dalla tenuta etica dei comportamenti, dal prestigio del ruolo sociale e dagli influssi pubblicistici. Che sia imprenditore o no, il libero professionista è qualificato nei trattati dell’Unione come “prestatore di servizi”, ma questo non basta. Deve risultare che detti servizi possono toccare diritti fondamentali e aspetti essenziali della società “come la salute pubblica (i medici)” e che si basano conoscenze specifiche. La libera professione è naturalmente “autonoma” ed informata dall’etica.
Tutte queste considerazioni, secondo Tajani dovranno risultare dal dettato costituzionale europeo, pena lo svilimento del valore delle professioni. ( Il Sole 24 Ore 19 ottobre 2002)