Si terrà dal 24 al 28 ottobre presso il Lingotto di Torino la quarta edizione del Salone del Gusto, organizzata da Slow Food. Quest’anno la manifestazione sarà nel segno della difesa e dello sviluppo delle biodiversità e dell’educazione alimentare. Oltre ai prodotti e alle varietà di cibi di ogni regione italiana, sarà presente anche uno stand di carne equina slovena.
“Ma che gusto ha un cavallo dell’Est?” si chiede Oscar Grazioli dalle pagine di Libero di sabato scorso.
I progetti eco-gastronomici di allevamento e tutela delle razze autoctone mal si conciliano con le sevizie che vengono inflitte alle migliaia di animali ( 150.000 cavalli e 7.000 asini) che ogni anno l’Italia importa dai Paesi dell’Est. Gli animali sono sottoposti ad un viaggio lungo 90 ore, attraversano la repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Ungheria e la Slovenia prima di entrare a Gorizia. Dopo di che devono essere trasportati ancora per 95 ore dalla Lituania alla Sardegna. Nella Comunità europea si stimano 250.000 capi equini importati. “ Se il Salone vuole essere veramente del Gusto – chiosa Grazioli – sarà bene che eviti queste offerte gastronomiche”.
