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CACCIA: DECIDONO LE REGIONI

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“Con l’approvazione della legge sulle deroghe tutte le regioni d’Italia potranno finalmente decidere autonomamente quali sono le specie che si potranno cacciare, ad eccezione di quelle che l’Unione europea considera particolarmente protette perché a rischio di estinzione.” Questo il commento del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, all’approvazione definitiva della Legge sulla caccia che permette alle Regioni di applicare il regime di deroga previsto dalla Direttiva Cee 409/79. Questo voto, dichiara il Ministro " pone termine definitivamente ai contenziosi tra Regioni e Stato. Allo stesso tempo, questa nuova legge costituisce uno strumento concreto per la gestione del patrimonio faunistico italiano ed europeo ispirato a criteri di obiettività legati a precisi supporti di natura tecnico-scientifica”. Termina quindi con l'aprovazione alla Camera il lungo iter legislativo iniziato il 30 agosto del 2001 quando il Consiglio dei Ministri aveva adottato, su proposta del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gianni Alemanno, il disegno di legge per autorizzare le regioni italiane ad attivare il regime di deroga previsto dalla Direttiva comunitaria. L’11 settembre il Governo italiano era stato invitato dalla Commissione europea dell’Ambiente, durante un incontro con il Ministro Alemanno e l’eurodeputato Sergio Berlato, consigliere del Mipaf per le questioni relative alla caccia, ad approvare velocemente la Legge statale sulle deroghe. Inoltre, già in passato i ritardi nel recepire integralmente la direttiva Cee 409/79 e i contenziosi che ne sono derivati hanno causato una serie di messe in stato di accusa all’Italia. A seguito di questo incontro il Ministro Alemanno si è attivato, attraverso l’iter istituzionale, per sollecitare la più rapida approvazione della legge, che dal voto del Senato era uscita con un testo definito dai responsabili della Commissione europea “formalmente corretto”. ( fonte MIPAF)