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BSE: RISCHI SCONGIURATI DAI TEST

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Dal documento messo a punto da David Byrne - commissario europeo della sanità – in vista del Consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Ue che si terrà lunedì prossimo a Bruxelles, è emerso che senza l’applicazione dei test obbligatori, nei primi sette mesi dell’anno, almeno 164 bovini colpiti dal morbo della mucca pazza – che apparivano in perfetta salute – sarebbero finiti nella catena alimentare europea. Mentre, tra gli animali a rischio sono 1049 i casi che nello stesso periodo sarebbero risultati positivi ai test. Durante la presentazione del rapporto, inoltre, il comitato scientifico europeo ha espresso un parere rassicurante sulla salubrità degli intestini degli ovini, che potranno esser utilizzati per la produzione di insaccati. (fonte: Ansa Europa)
Da gennaio a luglio, nei Paesi dell’Unione Europea sono stati effettuati circa sei milioni di test anti-BSE. Intanto il Ministero della Salute informa che i test effettuati tra gennaio e luglio 2002 sono stati circa 413.000. 71 sono i casi di BSE individuati in Italia, rispetto ai 50 del 2001. In un allevamento di Lodi e in uno Trentino, sono risultati positivi al test rapido anti-BSE, due bovine femmine. Gli animali saranno sottoposti ad ulteriori esami presso il Centro di Referenza nazionale di Torino.