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MANGIMI: IL COMMENTO DELL’AISA

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Il Direttore di Aisa, Giacomo Fortuni, ha desiderato precisare alcuni aspetti sul nuovo regolamento comunitario sugli additivi per l’alimentazione animale pubblicato in Guce (n. C203 E/03 del 27/08/2002). “L ’Unione Europea non si sta adoperando per regolamentare un settore che sino ad oggi non ha avuto regole chiare, tramite restrizioni alla commercializzazione e una procedura di autorizzazione più severa – afferma Giacomo Fortuni, direttore AISA – ma, in realtà con la nuova proposta si intende migliorare la normativa esistente tramite provvedimenti miranti a tutelare ulteriormente la sicurezza per il consumatore. E’ infatti importante notare come già oggi gli additivi non autorizzati non possano essere immessi sul mercato, pertanto il nuovo regolamento non rappresenta una novità in tal senso. Lo stesso discorso può essere fatto per i meccanismi che regolano il diniego dell’autorizzazione: anche in questo caso, il regolamento non apporta novità: l’additivo “rischioso per la salute o che si presti a trarre in inganno l’utilizzatore” già oggi non è autorizzato al commercio. Da questi sviluppi si può trarre l’impressione che ci troviamo di fronte ad una progressiva “centralizzazione” delle procedure di autorizzazione degli additivi da parte della UE. E’ importante sottolineare, inoltre, come le Istituzioni comunitarie abbiano predisposto un sistema più sicuro, e tarato sulle reali caratteristiche dei prodotti che intendono regolamentare. La prima impressione è suffragata dalla recente istituzione di una “Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare”, che fra le altre cose si occuperà di autorizzazioni e rivedrà –punto molto importante- tutti i nuovi dossier di registrazione delle sostanze già autorizzate, oltre che, ovviamente, di quelle nuove. La seconda impressione trae fondamento dalla diversa classificazione prevista (sono stati individuati 5 sottogruppi di additivi), nonché dall’idea, contenuta nel regolamento, di preparare linee guida diverse a seconda della tipologia di additivi da regolamentare. In tal senso, il legislatore europeo si dimostra sensibile verso le necessità dei produttori (accomunare dal punto di vista normativo sostanze diverse per composizione e tipologia di utilizzo non giova alle produzioni) ed attento verso i diritti e le necessità del consumatore finale. Per quanto appena evidenziato Aisa si ritiene soddisfatta del progetto di legge proposto dalla Commissione, anche se la proposta potrà sicuramente essere migliorata. In tal senso stiamo fattivamente collaborando sia con la stessa Commissione, attraverso i gruppi di lavoro istituiti all’interno della FEFANA, l’Associazione europea di categoria, sia con il Ministero della Salute italiano”.