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IPPICA: GRAVI ACCUSE AI VETERINARI L.P.

Lo scorso 30 giugno sull'Unione Sarda è apparso un articolo titolato " Ippica, bocche cucite dopo la truffa ", in riferimento alla truffa scoperta negli ippodromi sardi dove venivano fatti correre, nelle corse riservate agli anglo-arabi sardi con tanto di sovrapremi etc., dei purosangue il cui libretto genealogico era stato " modificato" ad arte, facendoli diventare compaesani dei loro meno titolati simili. Fin qui un applauso alla magistratura e a coloro che hanno smascherato una tale truffa che non giova certo all'ippica a all'allevamento italiano. L'Ente investito in pieno da questa bufera giudiziaria è l'Ente di Incremento Ippico della Sardegna. Il Direttore Generale dell'Ente, tale Salvatore Scarpa, nell'articolo dichiara riferendosi agli indagati tra i suoi dipendenti, che per lui sono tutti innocenti fino a quando non verrà dimostrata la loro colpevolezza e si rifiuta di fare ulteriori commenti. Peccato che invece si lasci andare in una accusa infamante ed ingiustificata contro i Veterinari Liberi Professionisti che da anni collaborano con l'Ente. Riferendosi al compito di applicare i microchip e di prelevare i crini per la tipizzazione del DNA dichiara: " Questo è il vero nodo del problema. Fino al '95 questi controlli erano di competenza del nostro istituto e venivano affidati a Veterinari pubblici ufficiali. Con la riforma, da sette anni, tutto è passato in mano ai liberi professionisti che sono più "sensibili" alle esigenze dei loro clienti". Fermo restando che se vi sono dei fatti che coinvolgono dei Veterinari sarà la Magistratura a verificarlo, ritengo inaccettabile il giudizio sommario da parte di Direttore di un Ente pubblico, che dimostra così di avere da difendere una vera e propria collezione di scheletri nei suoi armadi. E' indubbio che come ANMVI chiederemo al Sig. Scarpa di rispondere nelle sedi appropriate di tali affermazioni, e mi auguro che di un tale atteggiamento, oltre di quanto successo, ne debba rispondere anche in sede politica ed amministrativa. Marco Eleuteri, Presidente Senior ANMVI