Il logo della società rappresentante locale di un farmaco può essere validamente inserito nella confezione di un medicinale. Lo ha deciso il Tribunale europeo di primo grado, con una sentenza del 3 luglio 2002. I giudici hanno annullato una decisione della Commissione europea, che negava alla società italiana Menarini-Industrie Farmaceutiche Riunite, con sede a Firenze, l'autorizzazione a poter utilizzare il proprio logotipo sulla confezione.
In base a una procedura centrale di autorizzazione, infatti, L'Agenzia europea di valutazione dei medicinali aveva escluso la possibilità di apporre un richiamo alla società italiana sulla confezione, sostenendo che il logotipo del rappresentante locale non avrebbe aggiunto nulla alle informazioni utili ai consumatori. Ma di diverso avviso sono stati i giudici europei, che hanno riconosciuto la possibilità di inserire il logo nel riquadro azzurro della confezione. La decisione della Commissione, perciò, è annullata. (fonte eurlex:5 luglio 2002)
