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POLLI E BSE

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Il quotidiano britannico 'The Guardian', ha lanciato ieri un nuovo allarme alimentare. Milioni di polli surgelati venduti in Gran Bretagna e in Irlanda potrebbero essere stati infettati con l'agente che causa il morbo della 'mucca pazza' poiche' trattati all'estero con proteine bovine in polvere. ''C'e' chiaramente un rischio potenziale'' legato all’encefalopatia spongiforme bovina, ha affermato al 'Guardian' Peter Smith, presidente del comitato consultivo del Governo britannico sui rischi di questa malattia. Le proteine di manzo, spiega la testata, vengono iniettate nella carne di pollo per permettere l'assorbimento di maggiori quantita' d'acqua e quindi aumentare il peso del prodotto congelato. Questa procedura viene applicata da alcune societa' alimentari in Olanda sui petti di pollo importati dalla Thailandia e dal Brasile e poi esportati in Gran Bretagna e in Irlanda, dove sono state scoperte le proteine bovine. Il giornale scrive che le autorita' per il controllo dei prodotti alimentari britanniche sono a conoscenza di questa pratica fin dal 1997, ma solo negli ultimi tempi sono riuscite ad individuare le proteine attraverso sofisticati test del Dna. ( ANSA) Il Ministro Alemanno è intervenuto sulle pagine de la Stampa a tranquillizzare i consumatori italiani: “ Sul rischio BSE da polli congelati i consumatori italiani possono stare tranquilli. Nel nostro Paese infatti la filiera avicola è autosufficiente , grazie ad una produzione di carni in grado di soddisfare l’intero fabbisogno nazionale. Le poche carni importate in Italia provengono da allevamenti di grandi produttori europei come Francia, Germania o Ungheria".