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SUINI: PERICOLO EPIDEMIA

In un allevamento suinicolo di Mellea sono stati riscontrati alcuni casi di infezione vescicolare, una malattia molto contagiosa che impone misure sanitarie drastiche finalizzate ad impedire la sua diffusione nelle zone ad alta densità di animali. Probabilmente già oggi, quando l'infezione vescicolare sarà anche ufficialmente confermata, scatteranno i provvedimenti decisi dai servizi veterinari dell´Asl 17 e dalla Regione: una zona di protezione per un raggio di 3 chilometri ed un´altra, cosiddetta "di sorveglianza" per un raggio di 10 chilometri. Questa vasta area territoriale comprende il Comune di Fossano e parte dei Comuni di Centallo, Vottignasco, Villafalletto nei cui allevamenti vivono almeno centomila dei 600 mila suini presenti in tutta la "Granda". In questo territorio sarà vietato il trasferimento, e quindi la commercializzazione, di qualsiasi suino fino a quando non sarà cessato il pericolo epidemico. Tutti gli animali presenti nell´allevamento di Mellea dovranno comunque essere abbattuti. A detta dei servizi sanitari è la prima volta che nel Cuneese si verificano casi di infezione vescicolare suina la cui origine resta per ora ignota. Quindici anni fa si erano verificati casi di peste suina africana con l´abbattimento di migliaia di animali. (fonte La Stampa) L’allarme era stato lanciato all’inizio del mese nel bergamasco e il fenomeno aveva poi interessato il cremasco e minacciato il cremonese. “I nostri veterinari stanno già effettuando i controlli del caso” ha rassicurato Giancarlo Belluzzi preannunciando ordinanze e misure di controllo adeguate. Secondo le stime della ASL di Bergamo sarebbero diecimila i capi interessati dai provvedimenti.