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FARMACI E BOICOTTAGGI

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Nelle ultime settimane Farmacisti, Grossisti ed Aziende Farmaceutiche hanno rifiutato a numerosi medici veterinari la fornitura di medicinali ad uso ospedaliero. I casi sono stati segnalati sia all’ANMVI che alla FNOVI dalla quale è partita una nota ufficiale indirizzata alle Aziende Farmaceutiche di medicinali ad uso umano, alle Associazioni dei Grossisti di medicinali ad uso umano, a Federfarma e alla FOFI nella quale “si fa presente che l’art. 17 commi 6 e 7 del DM 306 consente alle strutture veterinarie di acquistare “attraverso i canali autorizzati di distribuzione del farmaco umano “ ed utilizzare per uso improprio, in mancanza di medicinali ad uso veterinario, medicinali ad uso umano ( art. 3, comma 5 DLvo 119/1992) cedibili solo ad ospedali e Case di Cura, con l’esclusione di antibatterici e medicinali prescrivibili solo da uno specialista , ai sensi dell’art. 8 del Dlvo 539/1992. Quest’ultimi medicinali, peraltro, acquistabili solo in farmacia”. Il rifiuto, oltre ad essere “illegittimo”, provoca “un grave danno per la salute degli animali in cura” e “impedisce il corretto espletamento in determinate circostanze, dell’attività professionale veterinaria”. La nota, inviata per conoscenza ai dipartimenti competenti del Ministero della Salute, è del 22 aprile scorso. Nello stesso giorno la FNOVI riceveva la notifica del ricorso in appello di Federfarma contro il DM 306.