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LIDOCAINA E USO IN DEROGA

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Il Decreto del 13 novembre 2001 sull’individuazione di medicinali da somministrare a talune specie animali ha reso noto l’elenco di alcuni farmaci e delle specie animali sulle quali ne è consentito l’uso. Il Decreto fa seguito al recepimento di alcune norme della U.E. che obbligano le case produttrici ad indicare nella richiesta di autorizzazione alla messa in commercio dei farmaci, l’M.R.L., il limite residuale massimo, cioè la permanenza del farmaco nelle carni dei soggetti trattati, dopo la cura. Alle rimostranze della Categoria Veterinaria, in difficoltà nell’utilizzo di specialità d’uso corrente, (@nmvi Oggi del 14/01/2002) il Ministero aveva risposto lasciando intendere che il Decreto è un provvedimento annunciato e precisando che è stato adottato in esito al disinteresse delle Ditte produttrici che, pur stimolate prima e diffidate poi, non hanno provveduto a definire per le specialità di cui trattasi gli mrl e/o ad adeguare i foglietti illustrativi. Il concetto viene ribadito con la nota 600.11/24320 indirizzata al SIVELP in questi giorni e pubblicata nel sito del Sindacato, nella quale, fa notare Mino Tolasi della Commissione Farmaco della SIVAR, il Ministero accenna agli orientamenti europei a consentire l'uso "in deroga" od "improprio", in base all'art. 3 comma 6 del D.L.119/92. “A parte la farraginosità di detto comma – spiega Mino Tolasi - gli animali così trattati, devono osservare tempi di sospensione di 7 gg per il latte e 28 per la carne. Mi sembra doveroso fare alcune considerazioni: l'uso delle ricette "in deroga" è sempre discutibile e pericoloso in animali produttori di alimenti per l'uomo, l'obbligatorietà di tempi di sospensione così lunghi è una precauzione priva di senso per un farmaco come la lidocaina che prevedeva sospensioni di 2 e 1 giorno prima dell'uscita del Decreto del 13/11/01. Pur non eccependo niente al comportamento del ministero dal punto di vista formale, ancora una volta ricade sulle spalle degli operatori di campo la conseguenza di una diatriba tra burocrazie macchinose e ingarbugliate”.