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PROFESSIONE E LIBERTA’ DI STABILIMENTO

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La Commissione europea ha formulato, il 12 marzo, una proposta sul riconoscimento delle qualifiche professionali che riunisce una serie di direttive, circa 40, approvate nel corso degli anni. La proposta di direttiva vuole rendere effettiva la mobilità dei professionisti in tutta la Ue in modo da contribuire a realizzare un mercato del lavoro europeo aperto e accessibile a tutti. Inoltre, per la libera prestazione dei servizi nello Stato di accoglienza, si applicherà - un sistema unico. La proposta della Commissione UE identifica in 16 settimane all'anno il tempo massimo nel quale un professionista può permanere al fine di esercitare la sua professione in uno stato membro diverso da quello in cui è stabilito. Per quanto concerne la libertà di stabilimento, la proposta riprende il principio del riconoscimento automatico dei titoli di formazione sulla base di una standardizzazione minima della formazione. Questo sistema riguarda, in particolare, le professioni di medico, infermiere dentista, veterinario, ostetrica, farmacista e architetto che, allo stato attuale, sono disciplinate da direttive ad hoc. Il principio di fondo è il reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali, basato sulla "fiducia". In pratica si prevede che il cittadino comunitario che svolge legittimamente una certa professione nel Paese di origine possa esercitarla anche in quello di destinazione.