• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31400

OMEOPATIA E QUALITA' DELLA VITA

Immagine
“L’omeopatia potrebbe essere misurata sulla base degli Indici di Qualità della Vita. Quelli usati, ad esempio, per valutare come un malato di tumore reagisce complessivamente alle cure – spiega il professor Emilio Minelli, del centro studi Oms dell’Università degli Studi di Milano, a seguito del convegno della Anipro ( Associazione Nazionale Importatori Produttori Rimedi Omeopatici)sulla medicina non convenzionale svoltosi a Milano il 22 scorso. "Questi «metri» di valutazione sembrano più vicini alla filosofia su cui si basa la medicina omeopatica. Il problema con l’omeopatia – prosegue Minelli – è che le prove della sua efficacia, non sono ripetibili: si trovano in una ricerca clinica ma quando altri rifanno lo stesso esperimento non ottengono alcun risultato. Il fatto è che fare degli studi clinici, coinvolgendo centinaia di pazienti, costa. Ma l’industria omeopatica ha un giro di affare molto inferiore, anche se in grande espansione, rispetto alle industrie tradizionali. Inoltre il suo mercato non è molto influenzato dalla evidenza scientifica o meno dei suoi prodotti. Non è vero comunque che non c’è ricerca: il Consiglio d’Europa nel triennio ‘94’97, ha stanziato dei fondi per ricerche indipendenti sui risultati ottenuti da omeopatia, agopuntura e altre medicine non convenzionali. Un suo gruppo di esperti ha lavorato utilizzando la metanalisi, cioè uno strumento di indagine per valutare risultati non standardizzabili (viene usata per esempio in psicologia e psichiatria, dove la soggettività è importante). Con tale sistema è possibile accorpare ricerche differenti. Ne è risultato che gli studi compiuti in campo dell’omeopatia avevano un’alta probabilità di essere efficaci. Non basta per parlare di efficacia ma è un risultato che meriterebbe altre indagini». «Infine - conclude Minelli -ritengo che bisognerebbe tener conto dei pronunciamenti dell’Oms secondo cui le medicine tradizionali vanno custodite e migliorate. Comprese quindi le medicine tradizionali europee (cure con le erbe, cure termali e omeopatia). Medicine che hanno costi di esercizio e possibilità di diffusione migliori rispetto alla medicina convenzionale: una caratteristica che può renderle interessanti tra l’altro per un loro utilizzo anche nei Paesi più poveri”.( Repubblica Salute,21/03/2002)