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LA SIVAR DENUNCIA LA MANCANZA DI FARMACI

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"Il Ministero della Salute, con proprio Decreto n. 288, Individuazione dei medicinali da somministrare a talune specie animali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 dicembre 2001, ha reso noto l’elenco di alcuni farmaci e le specie animali sulle quali ne è consentito l’uso. Il documento fa seguito al recepimento di alcune norme della U.E. che obbligano le case produttrici ad indicare nella richiesta di autorizzazione alla messa in commercio dei farmaci, l’M.R.L., il limite residuale massimo, cioè la permanenza del farmaco nelle carni dei soggetti trattati, dopo la cura. Questo è un principio sacrosanto, mirato alla tutela della salute del consumatore. Siccome la sperimentazione per stabilire l’MRL, è molto onerosa, per la ditta non c’è convenienza a farla nel caso di farmaci con scarso valore aggiunto. Fin qui nulla da eccepire. Il problema nasce quando, di fatto, il veterinario non ha più a disposizione strumenti terapeutici essenziali nell’esercizio della professione. Tipico esempio è la Lidocaina, farmaco di elezione per l’anestesia locale nei bovini. Non essendo più registrato per questa specie, non si potranno più effettuare interventi chirurgici nei bovini, se non ricorrendo ad un contenimento forzato dell’animale, con grande sofferenza fisica di questo, pratica peraltro contraria anche alla minima legge della coscienza professionale. Il Ministero ha ragione quando dice che il decreto è stato emesso dopo molte proroghe, e che le ditte non si sono attenute alle disposizioni, ma il professionista e, soprattutto gli animali, come devono comportarsi?"
Comunicato Stampa SIVAR - Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito