NO AI VIDEO IN SALA D’ATTESA

In risposta al lettore che lamentava di essere costretto a subire filodiffusione e videomessaggi di educazione sanitaria nella sala d’attesa del suo medico, gli esperti di Corriere Salute hanno consigliato di rivolgersi all’Ordine dei Medici. Quello di Milano, infatti si è recentemente espresso con una delibera che ritiene deontologicamente scorrette operazioni di pseudo informazione sanitaria. Il contesto della sala d’attesa non risponde alle esigenze di affidabilità della fonte informativa che deve essere certificata e istituzionale. Meglio che in sala d’attesa si producano comunicati o circolari del Ministero della Salute, delle ASL e di Società Scientifiche Professionali. Quanto alla filodiffusione, il lettore avrebbe forse sopportato di buon grado se l’attesa non fosse stata di tre ore.