Recependo un regolamento UE del maggio scorso, il Ministero della Salute dà facoltà alle aziende italiane di optare per l’abbattimento totale o quello parziale.
In quest’ultimo caso occorrerà identificare tutti i bovini presenti in azienda, abbattere e distruggere tutti i bovini nati nei 12 mesi precedenti o successivi alla nascita del capo malato e di tutti quegli animali che abbiano potuto consumare l’alimento potenzialmente contaminato ingerito dal capo infetto. Se il soggetto positivo è femmina occorrerà anche distruggere tutti gliiovuli, embrioni e progenie prodotti nei due anni precedenti.
ABBATTIMENTO: PRONTA LA CIRCOLARE
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