Riformata dopo vent'anni la sanità friulana. La riorganizzazione accentra e accorpa. Bisogni e costi in salita con l'aumento dell'invecchiamento.
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato la riforma del sistema sanitario. Il presidente della III Commissione consiliare, Franco Rotelli, commenta: "La riforma del sistema sanitario, con l'accorpamento delle Aziende in 5 realtà, è non solo positiva, ma necessaria e vitale per garantire cure adeguate e assistenza a una popolazione che sta diventando sempre più vecchia e ha bisogno un numero crescente di cure e prestazioni.
Gli elementi fondamentali considerati per riscrivere il sistema partono da un dato anagrafico: la popolazione della regione (un milione e 200 mila persone circa) è più anziana, ha una bassa natalità ed è caratterizzata da malattie croniche e polipatologie, per questo va adeguata l'assistenza. La filosofia che sottende alla riforma, il cui testo è stato diffuso dal Sole 24 Ore Sanità- è garantire ai cittadini risposte adeguate ai bisogni di salute, entro due parametri imprescindibili: qualità e sicurezza. E inoltre, cancellare le disomogeneità geografiche, evitare sprechi, rafforzare la medicina generale, garantire la presa in carico integrata per le patologie più complesse e la continuità delle cure nel percorso sanitario e assistenziale. Viene potenziato il ruolo dei Distretti sanitari e dei medici di famiglia, riorganizzato il sistema in base ai bisogni e creato un solo polo del 118.
L'ultima riforma risale a una ventina di anni fa. L'assessore alla Salute Sandra Maria Telesca ha sottolineato che «l'attuazione della riforma sarà graduale» .