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ORDINANZA COMUNALE

Bovini alloggiati in grotte, iniziativa del Servizio Veterinario

Bovini alloggiati in grotte, iniziativa del Servizio Veterinario
Presa di posizione del Servizio Veterinario dell'Asl Cn1 e del sindaco contro l'allevatore di cui si è occupata anche "Striscia la notizia".

In relazione al recente episodio di cronaca (61 bovini di razza piemontese alloggiati in grotte, con tanto di interessamento delle telecamere di "Striscia la notizia"), che ha riguardato un'azienda zootecnica del cuneese, il Servizio Veterinario (con nota del direttore di Sanità Animale I e II, dottor Giancarlo Bertola) precisa:

"Il Servizio Veterinario ha effettuato nel tempo controlli con prescrizioni che l'allevatore ha sempre disatteso. Si tratta di un allevamento situato in zona montana, che nelle stagioni favorevoli pratica il pascolo e l'alpeggio, mantenendo i bovini all'aperto e di conseguenza senza le problematiche che insorgono nel periodo invernale quando gli animali sono stabulati nei ricoveri. Già a fine 2008 il Servizio Veterinario aveva inoltrato segnalazione alla Procura della Repubblica di Saluzzo e al Comune di Sampeyre delle condizioni di detenzione non idonee dei bovini del Sig. Serre. Conseguentemente gli animali erano stati sottoposti a sequestro giudiziario, ed era stato nominato un curatore per la vendita dei bovini, ma la cosa non aveva era avvenuta per l'opposizione del Serre. Nel 2012 l'allevatore è stato processato e condannato in prima istanza per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura; la sentenza prevedeva la confisca con vendita degli animali.

L'allevatore ha ricorso contro la sentenza. Successivamente il Servizio Veterinario, in collaborazione con il Comune di Sampeyre e con il Corpo Forestale dello Stato, ha eseguito ulteriori sopralluoghi per verificare le condizioni di gestione e di detenzione degli animali; a fine 2013, vista l'assoluta assenza di collaborazione da parte del Serre, sono state concertate con il Comune di Sampeyre e il Corpo Forestale dello Stato le misure da adottare per imporre al Serre una corretta gestione degli animali, in particolare in relazione alle condizioni dei ricoveri e all'alimentazione non razionale dei bovini.
Nel frattempo veniva appurato che il reato risultava prescritto, a seguito di sentenza della Corte d'Appello di Torino che disponeva l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, con restituzione dei bovini al Serre.

Su proposta del Servizio Veterinario il 5 marzo il Sindaco ha emanato un'Ordinanza con la quale si ingiunge al Serre la vendita di almeno metà degli animali presenti in relazione alle condizioni dei ricoveri e alle difficoltà di gestione degli animali da parte dell'interessato. Inoltre in base alle irregolarità di carattere amministrativo riscontrate sono state elevate a carico dell'allevatore sanzioni pecuniarie.
In caso di mancata osservanza di quanto disposto dall'Ordinanza del Sindaco l'allevatore sarà denunciato alla Magistratura.
I bovini possono essere commercializzati senza vincoli, in quanto i controlli diagnostici effettuati con cadenza annuale dal Servizio Veterinario relativamente al controllo delle malattie infettive del bestiame, non hanno portato al riscontro di animali infetti dalle malattie sottoposte a diagnosi".

Foto: Anpana