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VALLE DAOSTA

Cimurro nelle volpi. L'Istituto zooprofilattico: "Vaccinate i cani"

Cimurro nelle volpi. L'Istituto zooprofilattico: "Vaccinate i cani"
Le volpi sono state trovate nei comuni di Gignod, Sarre, St-Pierre, Introd e Rhêmes-Notre Dame.

L'Istituto zooprofilattico consiglia a tutti i proprietari di cani nei Comuni interessati e delle zone circostanti di controllare lo stato vaccinale del cane.Dieci casi di cimurro o malattia di Carré sono state diagnosticati in altrettanti volpi dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte-Liguria-Valle d'Aosta. A darne notizia in una nota è l'Assessorato della sanità, salute e politiche sociali. Le volpi, in parte rinvenute morte e in parte abbattute in quanto defedate e con sintomi clinici della malattia, si trovavano nei Comuni di Gignod, Sarre, Saint-Pierre, Introd e Rhêmes-Notre Dame. Tutti i soggetti sono risultati esenti da rabbia silvestre.

"La diagnosi dimostra che la malattia è presente sul territorio regionale sin dall'estate scorsa - spiega nella nota l'Izsto ma la sua estensione è ancora in via di definizione, in quanto sono ancora in corso degli esami così come l'indagine epidemiologica intesa a svelarne l'origine, i chilometri di raggio e le specie colpite. E' importante ricordare che il cimurro è una malattia che non colpisce l'uomo, ma i carnivori selvatici e domestici, e in essi si diffonde per contatto diretto o attraverso le escrezioni urinarie e fecali o le ciotole e il cibo di cani infetti".

La malattia colpisce prevalentemente i cani in giovane età e si manifesta con problemi al sistema nervoso (con possibilità di paresi) oppure con complicazioni respiratorie. "E' anche possibile - si legge ancora nella nota - che il cane infettato dal virus non riesca più a fare rientro presso la propria abitazione. E' una malattia che non va sottovalutata e che può portare a conseguenze gravissime se contratta dall'animale domestico. L'unico modo per evitare al cane questa dolorosa patologia è la vaccinazione preventiva." L'Istituto zooprofilattico consiglia quindi a tutti i proprietari di cani nei Comuni interessati e delle zone circostanti di controllare lo stato vaccinale del proprio animale e provvedere eventualmente alla vaccinazione, a discrezione del medico veterinario curante, in modo da escludere la possibilità di contagio.

"Chiunque notasse i sintomi descritti nei carnivori selvatici - spiega ancora la nota - che si avvicinano alle case con perdita dell'abituale senso di diffidenza, è pregato di segnalarlo alla stazione forestale più vicina, così come si invitano i medici veterinari che facessero diagnosi di tale patologia a darne comunicazione alla struttura di sanità animale del dipartimento di prevenzione dell'Azienda Usl".