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MINACCIA AGGRAVATA

Vuole l’autopsia sul suo cane e insulta il veterinario

Vuole l’autopsia sul suo cane e insulta il veterinario
Denunciabile per minaccia aggravata il cliente che insulta il medico veterinario. Un caso a Sampierdarena.

Voleva l'autopsia del suo cane, morto da poche ore, "per sapere se il loro rapporto sarebbe andato oltre la morte dell'animale". Al rifiuto del veterinario la donna, una 40enne genovese, ha perso la testa ed ha iniziato a minacciare e inveire contro chiunque si trovasse nella clinica.

Grida e insulti che hanno allarmato alcuni passanti che hanno allertato i carabinieri. Nello studio veterinario sono intervenuti i militari del nucleo radiomobile che hanno riportato la calma non senza qualche difficoltà.

La quarantenne ha detto di essere una testimone di Geova e di volere l'autopsia del suo cane "per sapere se il loro rapporto sarebbe andato oltre la morte dell'animale". I militari hanno identificato la donna che ora, però, rischia una denuncia a piede libero per minacce aggravate. (fonte)

La minaccia, in diritto penale, è il delitto previsto dall'art. 612 Codice Penale: Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a euro 51. Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati nell'articolo 339 (es. con armi o scritti anonimi, ndr), la pena è della reclusione fino a un anno e si procede d'ufficio. Il reato sussiste quando si prospetta a qualcuno un male futuro, un danno ingiusto, con parole o con atti, in modo espresso o tacito, ma comunque in grado di turbare o di diminuire la libertà psichica e morale della vittima.