"Nei limiti delle disponibilità finanziarie" la rateizzazione del secondo acconto di novembre, già concessa ai professionisti nel periodo d'imposta 2023, potrebbe essere estesa al 2024.
"E' in corso la valutazione per l'adozione di una norma che preveda il rinvio anche per il periodo d'imposta 2024, con possibilità di rateizzazione da gennaio a maggio dell'anno successivo del secondo acconto di imposte e contributi". Lo ha detto oggi il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti al question time della Camera.
Il Ministro è stato sollecitato dai deputati leghisti, con una interrogazione a prima firma dell'onorevole Alberto Gusmeroli. L'interrogante ha chiesto se il Governo estenderà anche al 30 novembre 2024 la rateizzazione del secondo acconto di novembre per il periodo d'imposta 2024. I contribuenti- ha dichiarato Gusmeroli- potrebbero beneficiare di una gestione più agevole degli obblighi fiscali ed evitare di chiedere prestiti in banca o prendere sanzioni sull'eventuale mancato pagamento".
Con la recente norma agevolativa, "per la prima volta in 50 anni" anche i liberi professionisti hanno avuto la possibilità di pagare – a novembre – metà delle tasse dell'anno "a consuntivo e non più in anticipo". Il deputato interrogante ha fatto presente che la novità - prevista dall'articolo 4 del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 (cosiddetto «decreto anticipi»)- "permette di spalmare su più mensilità il pagamento del secondo acconto Irpef dovuto dai titolari di partita Iva, introducendo così una maggiore flessibilità per i contribuenti senza incidere sul bilancio pubblico". In un quadro economico "in ripresa, ma ancora in via di definizione", la rateizzazione consente "una migliore distribuzione del carico fiscale"- afferma Gusmeroli.
Il Ministro Giorgetti ha aperto alla possibilità di prorogare il termine di versamento del secondo acconto dovuto per il periodo d'imposta 2024, unitamente alla possibilità di rateizzare l'importo, come è avvenuto per il 2023. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha specificato che l'anno scorso hanno aderito al differimento circa 270 mila contribuenti, in prevalenza forfettari, per un valore di versamenti posticipati al 2024 pari a oltre 600 milioni di euro. Rinvio e rateizzazione saranno possibili "nei limiti delle disponibilità finanziarie".