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IL COMMENTO

REV, dalle farmacie dubbi sulla sostituzione con generici

REV, dalle farmacie dubbi sulla sostituzione con generici
Deroga "di dubbia legittimità". Le indicazioni del Ministero della Salute sulla sostituzione in farmacia sollevano le perplessità di Federfarma.

Sulla circolare del Ministero della Salute del 10 aprile, le farmacie - per voce di Federfarma- espongono alcune criticità. Le riporta oggi il quotidiano Farmacista33, che pubblica stralci di una nota della Federazione dei titolari di farmacia. I dubbi riguardano le indicazioni fornite dal Ministero sulla sostituzione da parte del farmacista con un medicinale equivalente, per la quale la circolare del 10 aprile richiede l'assenso del Medico Veterinario "per regola informatica".

Infatti, la circolare del 10 aprile spiegava che - attenendosi all'articolo 78 del decreto legislativo 193/2016 -  il farmacista può suggerire e consegnare un medicinale veterinario generico, avente denominazione diversa rispetto a quello prescritto, purché sia più conveniente da un punto di vista economico per l'acquirente. "Tuttavia- aggiunge la medesima circolare-  l’attuale impossibilità di identificare un medicinale veterinario generico è stata trasposta, con l’entrata in vigore della Ricetta Elettronica Veterinaria (REV), nella regola informatica che prevede l’assenso da parte del medico veterinario prescrittore". Una regola informatica introdotta "nelle more del completamento dell’elenco dei medicinali veterinari di riferimento, e dei relativi generici", a cui sta provvedendo il Ministero della Salute.

Per Federfarma si tratterebbe di una "interpretazione amministrativa di quanto stabilito dal Legislatore". Secondo Federafarma, "tale deroga è di dubbia legittimità ed è una interpretazione difforme anche da quanto previsto nella precedente circolare ministeriale dell'aprile 2019. Continueremo a chiedere una modifica della norma» relativa alla sostituzione «anche all'interno del tavolo di confronto» sul «nuovo regolamento Ue»- affermano le farmacie.

Federfarma interviene anche sulla regola del silenzio-assenso:  quando il Medico Veterinario non riscontra la richiesta di sostituzione del medicinale prescritto nei 5 giorni previsti, il mancato riscontro verrà inteso come tacita accettazione. Da parte di Federfarma arriva comunque il consiglio, «per evitare l'insorgere di qualsiasi forma di contenzioso, di inserire nel campo "Note" della Rev la dizione: "Sostituzione causa indisponibilità del farmaco"».


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