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ACQUACOLTURA

Salute e benessere animale costano ma sono un vantaggio

Salute e benessere animale costano ma sono un vantaggio
E' fattore di competititività e di occupazione il fatto che l'acquacoltura europea segua norme rigorose per la salute dei consumatori e il benessere animale.
La Commissione Europea sta preparando misure per migliorare la perfomance economica dell'acquacoltura.
Per promuovere lo sviluppo dell'acquacoltura nell'UE la Commissione europea ha pubblicato gli orientamenti strategici, cooperando con Stati membri e parti interessate per superare le difficoltà del settore.
La Commissione, ha individuato quattro problemi principali che il settore dell'acquacoltura si trova ad affrontare: 1. la necessità di ridurre gli oneri amministrativi e le incertezze per gli operatori; 2. l'esigenza di agevolare l'accesso allo spazio e all'acqua; 3. la necessità di incrementare la competitività del settore; 4.l'esigenza di creare condizioni di concorrenza più eque sfruttando il vantaggio competitivo dei prodotti ittici "made in EU".
Gli orientamenti affrontano questi problemi e, per contribuire a liberare il potenziale del settore acquicolo dell'UE, delineano una serie di misure, ad esempio in materia di semplificazione amministrativa, pianificazione dello spazio, organizzazione del mercato, diversificazione, etichettatura e informazione.

La Commissione rimarca che l'acquacoltura europea offre prodotti di qualità conformi alle norme più rigorose in materia di salute dei consumatori, protezione ambientale e benessere degli animali. "Se questo incide sui costi dei produttori, può però tradursi in un vantaggio competitivo e migliorare la percezione dei consumatori grazie a un'informazione adeguata sulla qualità dei prodotti, ad esempio tramite l'etichettatura".

Attualmente il 10% dei prodotti ittici consumati nell'UE proviene dall'acquacoltura, il 25% dalle attività di pesca dell'UE e il 65% da importazioni da paesi terzi; negli ultimi anni il divario tra consumo e catture effettuate dai pescherecci dell'Unione è andato crescendo e l'acquacoltura può contribuire a colmarlo. Ogni punto percentuale del consumo attuale dell'UE prodotto internamente con l'acquacoltura potrebbe contribuire a creare tra 3 000 e 4 000 posti di lavoro a tempo pieno.

Sulla base di questi orientamenti e con riserva dell'esito dei negoziati sulla riforma della PCP, gli Stati membri elaboreranno piani strategici nazionali pluriennali tenendo conto della situazione di partenza, dei problemi e del potenziale di ciascun paese.

Un nuovo impulso alla strategia per lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura

Presentation of Aquaculture Guidelines Communication