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COMUNICATO SINDACALE

Dirigenza SSN contro il Governo: il vero Ministero è il MEF

Dirigenza SSN contro il Governo: il vero Ministero è il MEF
"Fermarsi qualche giorno per non fermarsi per sempre". La Federazione dei Veterinari e dei Medici aderisce a un programma di mobilitazione, proteste e scioperi. Replica indiretta del Ministro.

Il Consiglio dei Ministri del 28 marzo ha approvato alcune misure per la sanità pubblica "che lasciano privo di soluzione e di prospettive il grande problema del destino del SSN e dei professionisti che lavorano al suo interno". Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria parlano di "decreto monco". Nonostante la procedibilità d'ufficio per chi aggredisce i sanitari e l'anticipo di un finanziamento ai Pronto Soccorso, i sindacati puntano il dito contro le misure approvate:

- una sanatoria per l’accesso ai ruoli della “area critica” senza specializzazione;
- un incremento della retribuzione oraria delle prestazioni aggiuntive in Pronto Soccorso, "che sarà ampiamente tassato";
- incarichi libero-professionali per gli specializzandi "a prezzo da saldi di stagione".
- il reclutamento dei "gettonisti" che finisce anche per essere legittimato.

Il vero ministero della salute è il MEF-  I sindacati lamentano la mancanza di risorse extracontrattuali per il CCNL 2019-2021, i cui incrementi previsti sono un terzo del tasso inflattivo, niente fiscalità di vantaggio, concessa a privati e altri settori del pubblico impiego, neppure per attività di valore sociale come l’abbattimento delle liste di attesa. "Il vero ministero con portafogli della salute" scrivono è il MEF. Di fatto, aggiunge il comunicato sindacale, si lascia invariato il quadro economico delineato dalla NADEF mirando nel 2025 ad una spesa sanitaria che le stesse Regioni giudicano insostenibile, minacciando ulteriori tagli.

Le peggiori condizioni di lavoro - Servono "investimenti congrui e spendibili oggi". Il disagio dei professionisti al suo interno, "necessita di provvedimenti strutturali, e non cosmetici, incluso l’utilizzo della leva retributiva nei loro confronti, senza eccezioni, perché tutti hanno garantito i LEA a spese della qualità della loro vita, delle loro ferie e dell’abuso del loro orario di lavoro. Nonostante tutto e nelle condizioni di lavoro peggiori dell’ultimo decennio".

Mobilitazione da maggio
-  Per manifestare il loro disagio riprenderanno la mobilitazione per organizzare entro il mese di maggio, insieme con le associazioni dei cittadini e le componenti sociali e professionali, gli Stati generali della salute. In assenza di risposte convincenti, nel mese di giugno scenderanno in piazza, prevedendo anche scioperi "perché dopo 10 anni di tagli indiscriminati di strutture, posti letto e offerta sanitaria occorre fermare questa deriva: siamo all’ultima chiamata per il servizio sanitario nazionale e pubblico".

Le dichiarazioni del Ministro Schillaci- "Renderemo nuovamente più attrattivo il Ssn e molti medici che oggi impropriamente sono occupati come gettonisti magari torneranno sui loro passi"- dichiara il Ministro della Salute che sul rinnovo del CCNL afferma "sarà importante dare un segnale".  Intervenendo a Radio Anch'io e ad Unomattina, Schillaci ha anche sottolineato che il Governo ha stanziato "più di quanto previsto dal Def del governo precedente. Abbiamo messi in totale 3,5 miliardi in più del previsto. Cercheremo di finanziare meglio la sanità ma non è solo un problema di quantità, non sono pochi i soldi investiti in sanità, evitiamo gli sprechi".