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LA CIRCOLARE

Suinicoltura, DG Lombardia: elevate garanzie sanitarie

Suinicoltura, DG Lombardia: elevate garanzie sanitarie
La rivalutazione delle zone PSA in Lombardia, ad opera della Commissione Europea, consente maggiori possibilità di movimentazione e commercializzazione dei suini e dei loro prodotti. Uno scenario sanitario e produttivo favorevole che la Direzione Welfare di Regione Lombardia riassume in una circolare. I Servizi Veterinari e la filiera suinicola hanno risposto con "impegno e serietà" ad un evento "straordinario".

Con una circolare ai Dipartimenti Veterinari della Lombardia, indirizzata anche a tutto il comparto suinicolo regionale, la Direzione Welfare della Lombardia ha trasmesso chiarimenti sulla  movimentazione e sulla commercializzazione di suini e di loro prodotti. Grazie al regolamento di esecuzione (UE) 2023/2708 del 28 novembre 2023, si è arrivati ad un "ridimensionamento” e una diversa classificazione delle zone di restrizione per PSA. La circolare offre un quadro aggiornato al nuovo scenario, unito ad alcune considerazioni sull'emergenza PSA abbattutasi nel pavese.

Un evento straordinario gestito con incisività- "Ciò che è successo nella provincia di Pavia è stato senza dubbio generato da un evento straordinario"- afferma la circolare firmata dal Dirigente Marco Farioli- sul quale la Procura sta facendo gli opportuni approfondimenti".  Al tempo stesso, "la situazione è stata gestita con assoluta tempestività e incisività", prosegue Farioli riferendosi ai Servizi Veterinari e a tutta la filiera, dagli allevatori ai produttori.  La Direzione lombarda sottolinea infatti che la zoonizzazione più favorevole decisa dalla Commissione Europea "è la conseguenza delle evidenze che il Sistema Italia, e quello lombardo in particolare, hanno prodotto a testimonianza dell’impegno e serietà con cui è stata gestita l’emergenza"- afferma la nota regionale. Sforzi, prosegue, "molto apprezzati dagli altri Stati Membri e dalla Commissione". Il nuovo scenario - dal 30 novembre - consente maggiori possibilità di movimentazione e commercializzazione dei suini e dei loro prodotti, non solo in ambito locale e nazionale. 

Precisazioni in Zona di Restrizione I (ZR I)- Si tratta di quella zona- puntualizza la nota- in cui non si sono mai avuti casi di PSA né negli allevamenti né nel selvatico.
• gli animali provenienti dalla provincia di Pavia provengono da allevamenti sottoposti a monitoraggio sanitario costante e accertamenti diagnostici pre moving; per tale motivo la garanzia del loro stato sanitario è molto elevata;
• i suini provenienti da questa Zona possono essere macellati presso qualsiasi impianto di macellazione (non è necessaria la designazione);
• le carni degli animali provenienti da ZR I possono essere liberamente commercializzate sia in ambito nazionale che comunitario senza alcuna limitazione e bollatura particolare;
• qualora gli animali provenienti da zone di restrizione siano macellati separatamente (es in giornate dedicate) da animali provenienti da territori liberi, dopo un accurato processo di sanificazione dell’impianto, le carni di questi ultimi animali possono anche essere oggetto di esportazione, nel rispetto dei specifici requisiti stabiliti da ciascun Paese Terzo; a tal proposito,  l’unico Paese per il quale possono derivare criticità, con impossibilità di rilascio di certificazione export, è il Canada.

L'auspicio conclusivo della Direzione Welfare di Regione Lombardia è che i chiarimenti forniti "possano essere ad ulteriore garanzia del livello sanitario degli allevamenti suini del territorio di Pavia e della affidabilità, in termini commerciali, delle carni dei suini e dei loro prodotti".

Nota Lombardia 12 dicembre - movimentazione e commercializzazione suini e loro prodotti ZR I