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COMUNICATO STAMPA

Cessione, ANMVI: ostacolate le terapie immediate ai pet

Cessione, ANMVI: ostacolate le terapie immediate ai pet
La dispensazione di medicinali veterinari agli animali da compagnia rischia inutili aggravi burocratici e pesanti sanzioni.  L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) ribadisce ferma contrarietà. Ostacolato l'avvio delle terapie per la tutela immediata del benessere dei pazienti animali in cura.  COMUNICATO STAMPA

(Cremona, 28 settembre 2023) - Un’altra inutile e gravosa incombenza si abbatte sulle prestazioni veterinarie: secondo il parere della 10° Commissione del Senato, approvato oggi (ieri per chi legge, ndr), i Medici veterinari dovranno registrare sul Sistema Informativo Nazionale della farmacosorveglianza ogni dispensazione ai proprietari di medicinali veterinari della propria scorta. E per farlo avranno tre giorni di tempo, pena pesanti sanzioni.

In audizione sul nuovo decreto dei medicinali veterinari ANMVI si era nettamente opposta alla doppia registrazione di questi medicinali, sia perché già registrati nella scorta veterinaria sia perché fanno parte di una prestazione veterinaria destinata ad animali NON produttori di alimenti per l’uomo.
Invece- accogliendo proposte avanzate da soggetti diversi da ANMVI- in 10° nella Commissione ha prevalso l’esercizio burocratico fine a se stesso.

L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani è fortemente contraria ad un ulteriore intralcio burocratico alle attività di assistenza agli animali in cura, non ravvisando nessuna utilità in questo provvedimento per la farmacosorveglianza, visto che l’acquisto dei medicinali per scorta viene già effettuato esclusivamente tramite ricetta elettronica.

La dispensazione per inizio terapia, sancita dal Decreto legislativo 193/2006 era stata avvallata sia da una sentenza del TAR del Lazio che del Consiglio di Stato allo scopo di agevolare i proprietari degli animali in cura per un trattamento mirato e tempestivo, “in modo da garantire la tutela immediata del benessere animale”.
La cessione di medicinali veterinari per avvio della terapia immediata, è praticata con efficienza e correttezza dal 2006 a beneficio degli animali curati, senza disciplina sanzionatoria. Una simile norma vessatoria per l’esercizio della professione veterinaria per gli animali da compagnia esisterebbe solo in Italia e in nessun altro Paese né dell’Europa né del mondo. 

La richiesta dell’ANMVI per il Governo è di tornare sui propri passi e di non introdurre alcuna sanzione.

Ufficio Stampa ANMVI