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EMERGENZA PSA

Calabria: focolai nel domestico, nuova regionalizzazione

Calabria: focolai nel domestico, nuova regionalizzazione
Confermati a Reggio Calabria due focolai di Peste Suina Africana nel suino domestico allevato all'aperto. Il Ministero della Salute aggiorna sulla situazione epidemiologica e chiede una nuova regionalizzazione alla Commissione Europea.  Alla data del 26 giugno sono 939 i casi di PSA in Italia. L'epidemia di tipo continentale nel cinghiale selvatico coinvolge 6 regioni, con un balzo di 670 casi rispetto al 2022.

Salgono a 5 le positività alla PSA nel suino domestico dopo che, il 22 giugno scorso, sono stati notificati due focolai in altrettanti allevamenti da riproduzione all’aperto nel territorio della provincia di Reggio Calabria, nel comune di San Luca, della consistenza di 185 animali l’uno e 258 animali l’altro. La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (Dgsaf) ha informato gli assessorati e tutte le autorità di competenza che le autorità sanitarie della Calabria stanno predisponendo tutte le misure previste per la gestione dei due focolai, incluse l’istituzione delle zone di restrizione e gli approfondimenti epidemiologici, mentre prosegue l’implementazione delle attività di gestione dei casi nel selvatico, inclusa la ricerca delle carcasse e i controlli anagrafici delle aziende ricadenti in zona di restrizione.

L'aggiornamento  della Direzione ministeriale fa seguito al rinvenimento della malattia anche nella regione Lombardia, dopo la prima conferma di una positività in una carcassa di cinghiale trovata nel Comune di Bagnaria, in provincia di Pavia, in una zona già ricompresa nella zona di restrizione parte II a seguito dei casi piemontesi. "Anche per quanto riguarda la regione Lombardia, visto il nuovo caso insistente in zona di restrizione parte II come già definita da precedenti disposizioni, saranno rafforzate le misure disposte dalle norme vigenti"- precisa il Direttore Generale Pierdavide Lecchini.

Nuova regionalizzazione- La  Direzione Generale sta assolvendo ai previsti obblighi informativi nei confronti della Commissione Europea alla quale ha proposto una nuova regionalizzazione delle zone di restrizione, definita dal Gruppo operativo degli Esperti.  In particolare- fa sapere il Direttore Generale-  si sta proponendo l’ampliamento delle zone di restrizione di parte II e di parte III del territorio calabrese già soggette a misure di restrizione con una estensione della zona di restrizione parte I che andrà a raggiungere i Comuni che lambiscono la statale SS 682 Jonio-Tirreno che attraversa la Calabria tra i due versanti est e ovest, e che in tal modo potrebbe rappresentare un valido presidio di contenimento ove rinforzata con sistemi di barriere.

I casi notificati nel cinghiale dall'inizio dell'epidemia - La malattia è presente nelle regioni Piemonte e Liguria da gennaio 2022, nel Lazio da maggio 2022, in Calabria e Campania da maggio 2023 e in Lombardia da giugno 2023. Dal Bollettino epidemiologico nazionale, aggiornato in tempo reale risultano- alla data odierna- 939 casi di Peste Suina Africana (di cui 269 confermati nel 2022).

Il totale comprende anche la Regione Sardegna, nonostante la peculiare situazione epidemiologica rispetto a quella continentale. Questo il dettaglio:
- in Piemonte (Alessandria): 455 casi nel cinghiale (di cui 143 casi nel 2022);
- in Liguria (Genova, Savona) 359 casi nel cinghiale (di cui 78 casi nel 2022);
- nel Lazio (Roma) sono stati notificati 80 casi nel cinghiale (di cui 48 casi nel 2022). Il Lazio ha registrato anche 1 focolaio nel suino domestico
- in Calabria (Reggio Calabria) sono stati notificati 11 casi nel cinghiale e 4 focolai nel domestico, tutti nel 2023;
- in Campania (Salerno) sono stati notificati 24 casi nel cinghiale, tutti nel 2023.
- in Lombardia (Pavia) sono stati notificati 2 casi a giugno 2023.
La Sardegna (Nuoro, Sassari, Sud Sardegna) si attesta su 7 casi nel selvatico e 4 nel domestico.

I focolai rinvenuti nel domestico- Ad oggi sono in totale 5, di cui 1 nel Lazio nel 2022 e 4 in Calabria nel 2023. A questi, il Bollettino aggiunge 4 focolai nel domestico nel nuorese, evidenziando che il virus riscontrato nell’Italia continentale è geneticamente diverso dal quello circolante in Sardegna e corrisponde a quello circolante in Europa da alcuni anni.

NOTA_DGSAF_CALABRIA_REGIONALIZZAZIONE.pdf336 KB