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XXV RAPPORTO ALMALAUREA

Profilo e occupazione dei laureati in Medicina Veterinaria

Profilo e occupazione dei laureati in Medicina Veterinaria
Nel 2022 si sono laureati in Medicina Veterinaria 704 studenti, di cui il 76% sono donne. Numeri in lieve crescita, che nel XXV Rapporto di Almalaurea disegnano un profilo sostanzialmente invariato, sia rispetto alla performance universitaria sia alle aspettative sul post laurea. Stabile anche la fotografia occupazionale dei Laureati in Medicina Veterinaria a un anno dal titolo.

Il XXV Rapporto di Almalaurea descrive il profilo e la condizione occupazionale di circa 670 mila laureati nel 2022 da 78 atenei italiani. L'edizione giugno-2023, curata dal Consorzio Interuniversitario insieme al Ministero dell'Università e all'Università degli Studi di Palermo, è consultabile on line, con la possibilità di focalizzare le performance dei singoli corsi di laurea.
Nel 2022 si sono laureati in Medicina Veterinaria 704 giovani (12 in più dell'anno precedente, quando le donne erano il 70%). Il loro profilo è speculare a quello del 2021. Il Rapporto consente anche di analizzare i risultati occupazionali raggiunti nel mercato del lavoro, nel 2022, da chi si era  laureato da un anno (489 Medici Veterinari intervistati).

Profilo dei laureati in Medicina Veterinaria (LM-42, 47/S) -
Il profilo di sintesi che emerge dal Rapporto 2023 è quello di un laureato di età compresa tra i 25 e i 26 anni, donna, che ha scelto questo corso di studi soprattutto per fattori "culturali e professionalizzanti" (il 6% per fattori solo professionalizzanti). Si è laureato con 106, in corso (40%) o con un anno di fuori corso (23%), dopo avere dedicato alla tesi circa 8 mesi.
I laureati che hanno aderito all'indagine di Almalaurea (il 97% dei 704 dottori laureati nel 2022) provengono in prevalenza dal liceo scientifico e mostrano una buona conoscenza dell'inglese, scritto e parlato, e soprattutto competenze informatiche (navigazione, word, fogli elettronici, strumenti di presentazione e sistemi operativi) padroneggiate complessivamente dall'86%.

La maggior parte (84%) ha svolto tirocini formativi curriculari o di lavoro riconosciuti dall'Ateneo: per il 48% presso l'Università e per il 33% al di fuori. Esperienze di lavoro vere e proprie sono riferite dal 60% degli intervistati, ma solo per il 20,9% di loro si è trattato di esperienze lavorative coerente con gli studi accademici. Basso l'indice di ritardo (0,48): il 40% dei laureati in Medicina Veterinaria è stato regolare negli studi, avendo frequentato regolarmente (86%) gli insegnamenti previsti dal corso di studi.

Giudizi sulla esperienza universitaria- "Più sì che no". Prevale questa opzione di risposta alla domanda sul grado di soddisfazione del corso di laurea e dei docenti. Le aule sono "spesso adeguate" (54%), le postazioni informatiche (1 ogni 100 fruitori) sono "in numero adeguato". Molto utilizzata la biblioteca (91%) per consultazione e prestiti. Le attrezzature didattiche (laboratori, attività pratiche, ecc.) sono "spesso adeguate" (54%).
L'85% degli studenti ha utilizzato spazi universitari dedicati allo studio individuale.  Gli esami sono organizzati (appelli, orari, informazioni e prenotazioni) in modo soddisfacente per l'80%. Meno netto il giudizio sul carico di studi: è adeguato alla durata del corso per il 36%, non lo è per il 34%.
Complessivamente (67%) prevalgono gli studenti che dichiarano che rifarebbero la propria esperienza universitaria, nello stesso corso e nello stesso Ateneo.

Orientamento al lavoro e al post laurea - Il giudizio sulle iniziative di orientamento al lavoro  e di job placement è quasi equamente diviso tra soddisfatti e insoddisfatti.  Il 75% dei laureati ne ha usufruito, ma prevale il giudizio "Più no che sì" (37%) quando si tratta di esprimere il grado di soddisfazione dei servizi di sostegno alla ricerca di lavoro, al quale si somma un 22% che risponde "decisamente no".
MIgliore il giudizio dato dagli studenti all'orientamento agli studi post laurea, dove prevale (42%) chi si dichiara più soddisfatto che no.

Intenzioni di studio- L'82% dei laureati dichiara di voler proseguire gli studi: il 38% pensa ad una scuola di specializzazione, il 16% a un Master o ad un percorso di perfezionamento, mentre il 10% pensa ad un tirocinio/praticantato.

Aspetti rilevanti per il lavoro- Il 58% è "decisamente" interessato a lavorare nel settore privato, compreso l'avvio di un'attività autonoma/in conto proprio); mentre il 39% è interessato con la stessa convinzione al settore pubblico. Nella ricerca del lavoro gli aspetti "rilevanti" sono principalmente l'acquisizione di professionalità (88%); la coerenza con gli studi (74%), la stabilità e la sicurezza del posto di lavoro (73%), l'esercizio con indipendenza e autonomia (74%), la possibilità di utilizzare al meglio le competenze la possibilità di guadagno (68%) e di carriera (67%). Il rapporto con i colleghi di lavoro conta per il 64%.
L'83% è orientato verso il tempo pieno, con contratti a tutele crescenti (82%), preferibilmente nella provincia di residenza (70%) anche se il 50% si dice disponibile al trasferimento della residenza.

La condizione occupazionale a 1 anno dalla laurea-
In base ai dati più recenti raccolti da Almalaurea, il tasso di occupazione a 1 anno dalla laurea in Medicina Veterinaria è dell'82%, con un punto percentuale in più per le donne (82% rispetto all'81% degli uomini). La maggior parte di loro (84%) ha iniziato a lavorare dopo di terminare gli studi e ha impiegato circa 4 mesi per trovare un impiego.
Prevale il settore privato (78%) in particolare dei servizi in sanità, rispetto ai settori dell'agricoltura (5,5%) e dell'industria (2,2%). Il tasso di impiego più elevato è nel Nord Ovest (33%), seguito dal Nord Est (23%), dal Centro (15%), Sud (15%) e Isole (8%). Lavora all'estero il 5% dei laureati.

Il 67% dei laureati a un anno dalla laurea si colloca nella categoria delle "professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione". La maggioranza (44%) esercita in proprio e lavora in media 42 ore alla settimana, seguono le borse di studio (17%) e i contratti formativi (13%). La retribuzione media, mensile netta,  è di 1.242 euro (1.358 per gli uomini e 1.194 per le donne).
Per il 73% la formazione acquisita all'università è "molto adeguata"; l'utilizzo delle competenze acquisite con la laurea è "elevato" (86%). Nel lavoro svolto, la laurea si rivela "molto efficace" per il 97% dei rispondenti.

PROFILO_DEI_LAUREATI_IN_MEDICINA_VETERINARIA_2022.pdf115.42 KB
-anno di laurea: 2022
-Ateneo: tutti
-classe di laurea: medicina veterinaria (LM-42, 47/S)
pdfCONDIZIONE_OCCUPAZIONALE_A_1_ANNO_DALLA_LAUREA.pdf67.98 KB
- anno di indagine: 2022
- anni dalla laurea: 1
-Ateneo: tutti
-classe di laurea: medicina veterinaria (LM-42, 47/S)
L'articolo presenta valori all'unità, con arrotondamento per eccesso se la prima cifra decimale è uguale o maggiore di cinque


Fonte: Almalaurea