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LE PROPOSTE DELLE REGIONI

SQNBA, valutazione di gruppo in produzione primaria

SQNBA, valutazione di gruppo in produzione primaria
Non c'è ancora l'Intesa Stato-Regioni sullo schema di decreto che disciplina il Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (SQNBA). Ci sono però le proposte della Conferenza delle Regioni che interviene sui profili professionali e sui requisiti per svolgere le attività di valutazione per l'organismo di certificazione. Si complica l'iter di emanazione del decreto presentato dai Ministeri a febbraio.

Il 6 luglio le Regioni hanno formulato alcune richieste di modifica allo schema di decreto presentato lo scorso febbraio dai Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole. Le Regioni, in sede di Conferenza, aggiungono ulteriori step normativi alla costruzione del Sistema, una serie di decreti attuativi che, prima di entrare in vigore, dovranno passare per l'intesa in Conferenza Stato-Regioni.

Rinvio ad ulteriori decreti previa Intesa Stato-Regioni-
Le Regioni chiedono il rinvio "a uno o più decreti" interministeriali  Mipaaf-Minsal, previa Intesa in Conferenza Stato Regioni, per la definizione di molteplici contenuti: la disciplina produttiva, il "bollino" che identifica i prodotti conformi, il coordinamento dei sistemi di certificazione e di qualità, le misure di vigilanza e di controllo.
Stesso iter, inclusa l'Intesa Stato-Regioni, per definire i requisiti di certificazione dell’allevamento e degli Allegati 1 e 2 del decreto, rispettivamente riguardanti i requisiti degli Organismi di certificazione e del processo di certificazione (Allegato 1) e i requisiti per gli Operatori del settore alimentare (Allegato 2).

Organismo tecnico-scientifico- Rinviata a successivo decreto interministeriale anche l'istituzione dell'organismo tecnico- scientifico che sovrintende al Sistema, del quale le Regioni riformulano anche le attribuzioni: il suo compito diverrebbe quello di definire il regime e le modalità di gestione del Sistema di qualità nazionale per il benessere animale (e non più - come prevede il decreto- di "individuare i requisiti di salute e di benessere animale superiori a uelli delle pertinenti norme europee e nazionali") incluso il ricorso a certificazioni rilasciate da organismi accreditati in conformità al regolamento (CE) n. 765/2008  con la partecipazione di rappresentanti dell’Ente unico nazionale per l’accreditamento" (Accredia).
Confermato e precisato, in capo all'organismo tecnico-scientifico, il compito di valutare la possibilità di implementare un sistema di etichettatura trasparente a più livelli, correlato con l’osservanza di impegni crescenti relativi al benessere animale negli allevamenti.

Domanda di adesione
- Nella domanda di adesione al SQNBA da parte degli operatori della produzione primaria, non è più richiesto il codice aziendale, bensì il "numero di registrazione unico" e il Codice Fiscale dell’Operatore. Le regioni aggiungono che - nel caso di cooperative o altre forme associative riconosciute- gli stessi dati sono richiesti per ciascun Operatore aderente.
Agli Operatori della produzione primaria, le Regioni chiedono anche di indicare di essere conformi ai requisiti della normativa vigente per il settore della rintracciabilità e di non avere in corso prescrizioni, ancora da chiudere, da parte delle autorità competenti, per il citato settore.

Classyfarm- Ai fini della corretta applicazione del SQNBA in allevamento, il Sistema informativo Classyfarm consente - oltre alle verifiche e alle attività già previste dal decreto all'articolo 10- anche “la predisposizione di un flusso informativo che consenta all’Organismo di certificazione di disporre delle informazioni relative alle non conformità rilevate da parte del Servizio Veterinario delle Aziende ULSS presso gli operatori della produzione primaria e gli operatori del settore alimentare, con le relative eventuali prescrizioni, al fine di mettere in atto quanto stabilito all’allegato 1 parte C.” (Requisiti del processo di certificazione).

Compiti e composizione del CTSBA- Le regioni riformulano le attribuzioni del Comitato Tecnico Scientifico Benessere Animale e integrano la composizione. Oltre a inserire un rappresentante dell'IZS di Teramo, propongono di suddividere i 6 rappresentanti regionali in 3 del settore della Sanità e 3 dell'Agricoltura.
Il  compito del CTSBA è di definire i requisiti di certificazione relativi all’allevamento delle specie animali di interesse zootecnico e sono apportate le eventuali modifiche ed integrazioni degli stessi, nonché degli Allegati 1 e 2. Inoltre definisce il segno distintivo con cui identificare i prodotti conformi, le procedure di armonizzazione e di coordinamento delle norme tecniche già riconosciute o autorizzate dal MIPAAF o delle certificazioni volontarie rilasciate da organismi di certificazione alla data di entrata in vigore della presente disposizione, le modalità di utilizzo dei dati disponibili nelle banche dati operanti a livello nazionale e regionale nel settore agricolo e sanitario, nonché di tutte le ulteriori informazioni utili all’implementazione del sistema.
Al CTSBA è affidato, inoltre, il compito di valutare la possibilità di implementare un sistema di etichettatura trasparente a più livelli, correlato con l’osservanza di impegni crescenti relativi al benessere animale negli allevamenti.

Valutatori- Le regioni suggeriscono di modificare l'Allegato 1 e in particolare i requisiti per il personale dell’Organismo di Certificazione. Per le Regioni “la valutazione presso gli Operatori della produzione primaria deve essere condotta da un veterinario, per quanto riguarda i settori della sanità animale, della biosicurezza, del benessere animale e del farmaco veterinario e da un laureato in scienze e tecnologie agrarie o titoli equiparati per quanto riguarda il settore delle emissioni dello stabilimento; tali figure possono operare nell’ambito di un gruppo di verifica, ognuno per le proprie competenze, coordinato dal veterinario”.
Nella Tabella dei titoli di studio richiesti per la valutazione in produzione primaria, le Regioni propongono quindi di inserire anche lauree di area agraria e produzioni animali (L25/L26/L38).
La modifica della formulazione del titolo di studio si propone anche per Requisiti minimi di competenza per le funzioni di riesame e decisione, in entrambe le colonne: produzione primaria e filiera.

Formazione e non conformità- Per la formazione teorica, ed in particolare sul punto Conoscenza del Sistema Qualità Nazione Benessere Animale, le regioni propongono che il decreto in merito alla erogazione dei corsi rimandi ad uno specifico atto che riporti i requisiti dei corsi e di chi li può erogare.
Le non conformità legislative (requisiti previsti dalla normativa in materia di benessere animale) riscontrati da un veterinario certificatore dovrebbero essere rese note ai Servizi Veterinari competenti per il territorio.E ancora, con riferimento ai tempi di valutazione-  per evitare che ogni Organismo attui una propria analisi del rischio con proprio metodo- le regioni suggeriscono di prevedere un sistema unico da parte degli Organismi di Certificazione

Altre modifiche- Le regioni propongono di ricomprendere nei prodotti della produzione primaria anche i prodotti dell'apicoltura, di inserire la definizione di "numero di registrazione unico" ( al posto di codice aziendale) e di esplicitare il "gruppo di operatori del settore alimentare" oltre al al singolo OSA nelle attività di certificazione.

SNQBA, il nodo delle competenze professionali

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