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OBBLIGO DI RICETTA

Farmaci, nessuna deroga sulla pubblicità

Farmaci, nessuna deroga sulla pubblicità
La pubblicità di medicinali veterinari soggetti ad obbligo di prescrizione non può essere rivolta a figure diverse dai Medici Veterinari. L’ANMVI e la SIVAR si sono rivolte alla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (Dgsaf) confidando che l'Italia non applichi le deroghe previste dal Reg. (UE) 2019/6.

In vista dell’adozione dei decreti nazionali di adeguamento al Reg (UE) 2016/6, il Presidente della SIVAR Mario Facchi e il Vicepresidente ANMVI Marco Colombo, hanno inviato una lettera alla Dgsaf chiedendo che il Ministero della Salute non si avvalga della deroga prevista all'articolo 120 del Regolamento (UE) 2019/6.

La disciplina della pubblicità dei medicinali veterinari soggetti a prescrizione veterinaria obbligatoria viene demandata agli Stati Membri, con riguardo ai destinatari possibili. ANMVI e SIVAR ritengono opportuno mantenere le disposizioni nazionali (articolo 107 Divieto di pubblicità del decreto legislativo 193/2006) che non consentono destinatari diversi dal Medico Veterinario prescrittore.  ANMVI e SIVAR ritengono opportuna una disposizione nazionale "maggiormente rafforzativa del vigente divieto, nel senso di escludere esplicitamente qualsiasi destinatario diverso dal Medico Veterinario".

Già in sede europea, l'ANMVI ebbe modo di palesare alla Commissione ENVI la propria contrarietà a norme pubblicitarie estensive. Anche se i compromessi negoziali europei hanno finito per ammettere che "altre persone" possano ricevere pubblicità, si tratta comunque di una previsione demandata allo Stato Membro ( "ai sensi delle disposizioni nazionali").

Il Regolamento rinvia allo Stato membro anche la facoltà di consentire la pubblicità ad allevatori professionisti. Nonostante, questa deroga debba soddisfare alcune condizioni (la pubblicità viene circoscritta ai medicinali veterinari immunologici; la pubblicità invita esplicitamente gli allevatori professionisti a consultare il veterinario in merito al medicinale veterinario immunologico) ANMVI e SIVAR sono dell’avviso che il Ministero della Salute non debba avvalersene.

La stessa posizione è stata riferita da FNOVI nel corso di una audizione in Commissione Agricoltura del Senato (qui la memoria depositata).

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