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LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA

In arrivo iniziative su pubblicità e forme societarie

In arrivo iniziative su pubblicità e forme societarie
E’ pronto per l’Aula del Senato il disegno di legge di delegazione europea 2019-2020. Il provvedimento contiene norme sulla vendita di medicinali veterinari per via telematica e sulla pubblicità sanitaria. Il Sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola annuncia un emendamento del Governo sulla pubblicità sanitaria "per evitare una procedura di infrazione europea". Bocciato un emendamento sull’esercizio professionale in forma societaria. Se ne riparlerà nella prossima legge annuale per la concorrenza.

La Commissione Politiche Europee del Senato ha concluso l'esame della legge di delegazione europea 2019-2020. Il ddl -che consente all'Italia di correggere la legislazione nazionale in contrasto con il diritto comunitario- contiene una sola norma di interesse diretto per il settore veterinario volta a inasprire la repressione della vendita illegale on line di medicinali veterinari.

La norma, modificata nel corso della seconda lettura in Senato prevedendo sanzioni più elevate, rafforza i poteri di intervento del Ministero della Salute nell'oscurare i siti web che svolgano attività commerciali non consentite. In Italia, la vendita on line di medicinali veterinari è vietata. Fanno eccezione solo alcune categorie di prodotti "purchè non sia previsto l'obbligo di prescrizione medico-veterinaria". Il fenomeno è tuttavia diffuso e il Ministero della Salute si dota di poteri di intervento volti a rendere più efficace un divieto che troverà attuazione in tutta Europa, dal 28 gennaio 2022, con il nuovo regolamento europeo 2019/6 sui medicinali veterinari.

La Legge di delegazione europea 2019-2020 interviene anche sul vincolo territoriale del direttore sanitario. Al riguardo, il Senato ha mantenuto un emendamento introdotto alla Camera dei Deputati che elimina il vincolo territoriale. ll direttore sanitario, in base a questa modifica, non avrà più il vincolo di iscrizione all'Ordine della provincia in cui ha sede la struttura. Il direttore sanitario dovrà solo comunicare il proprio incarico all'Ordine provinciale in cui ha sede la struttura. Il vincolo territoriale era stato contestato dall'Antitrust nazionale e dalla Commissione Europea come contrario al diritto europeo sulla libera concorrenza.

La norma sul direttore sanitario venne introdotta con Legge di Bilancio 2019 insieme ad un'altra norma considerata confliggente con l'ordinamento europeo, quella sulla pubblicità sanitaria "informativa". La pubblicità sanitaria è nel dossier del Premier Mario Draghi che a breve presenterà la nuova legge annuale per la concorrenza. Il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola ha annunciato che in Assemblea presenterà un emendamento di Governo sulla pubblicità sanitaria "per evitare una procedura di infrazione europea".

Nella prossima legge annuale per la concorrenza- è stato lo stesso Ministro Amendola a dichiararlo- potrebbero entrare le forme societarie delle professioni. L'occasione per l'annuncio è venuta dalla discussione, in Commissione Politiche Europee su un emendamento alla legge di delegazione europea - poi bocciato dal Governo- che puntava ad impedire l'esercizio della professione odontoiatrica in forme societarie diverse dalle STP (Società Tra Professionisti). 
Il Ministro Amendola ha motivato il respingimento affermando che “l’esclusione delle società di capitali dalla possibilità di esercitare l'attività odontoiatrica, come ora consentito dall'articolo 1, comma 153, della legge 24 luglio 1985 n. 409, si introdurrebbe una limitazione non giustificata alla concorrenza e al principio di libertà di stabilimento di cui all'articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, con conseguente rischio di apertura di una procedura di infrazione”.