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FISCO E SISTEMA TESSERA SANITARIA

Fatturazione elettronica: cosa cambierà nel 2021

Fatturazione elettronica: cosa cambierà nel 2021
Delega automatica, salvo revoca, dell'intermediario fiscale. Più tempo per versare l'imposta di bollo.  Salvo modifiche, la legge di Bilancio manterrà il divieto di fatturazione elettronica per le professioni sanitarie, medici veterinari compresi, che inviano i dati al Sistema Tessera Sanitaria. Allo studio la fatturazione elettronica anche per i contribuenti forfettari.
Articolo aggiornato l'8 gennaio 2021

Dal 2015, la fatturazione elettronica è obbligatoria da e verso tutte le Pubbliche Amministrazioni, Enpav e Ordini compresi. Tra privati, invece, l'obbligo è stato introdotto il 1 gennaio 2019 ma non è ancora un obbligo generalizzato: non tutte le prestazioni, infatti, devono essere fatturate con modalità elettronica e con tutta probabilità sarà così anche nel 2021.

Infatti, senza eventuali modifiche, la Legge di Bilancio in corso di approvazione manterrà anche per il 2021 le stesse regole che i Medici Veterinari liberi professionisti hanno applicato fino ad oggi nei confronti dei clienti privati.  "Viene vietata anche per il 2021 l’emissione di fattura elettronica tramite il Sistema SDI per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche, così come disposto per il 2020 dall’articolo 15 del decreto 124 del 2019"- spiega il consulente fiscale di ANMVI Giovanni Stassi.  "Il divieto - aggiunge- riguarda tutti gli operatori tenuti all’invio dei dati al Sistema TS – Tessera Sanitaria".

In sintesi, il Ministero delle Finanze si avvia a confermare le stesse regole di fatturazione (elettronica e non) già in essere dal 2019.

Fattura veterinaria non elettronica- Per la fatturazione delle spese veterinarie rese alla persona fisica (diversa cioè da una società, ente pubblico, pubblica amministrazione) che devono essere trasmesse dai Medici Veterinari al Sistema Tessera Sanitaria, continuerà ad essere vietata l'emissione in modalità elettronica (prestazioni veterinarie detraibili in quanto rese ad animali detenuti a scopo di compagnia o sportivo). Per il 2021, il termine ultimo per l'invio al Sistema Tessera Sanitaria per i Medici Veterinari sarà il 31 gennaio.

Fattura elettronica - La fattura per prestazioni veterinarie dovrà invece essere elettronica nei confronti di clienti diversi dalle persone fisiche (ad esempio soggetti che svolgono attività d’impresa -come le società- o gli enti pubblici). E’ il caso ad esempio del cliente allevatore: questi non è una persona fisica ma esercita attività di impresa “e quindi la fatturazione elettronica nei suoi confronti deve essere fatta” - precisa Stassi.

Proroga della delega all'intermediario fiscale-  Accogliendo una richiesta della categoria, l'Agenzia delle Entrate considera valide per un altro anno le deleghe già conferite ai commercialisti (intermediari fiscali) dai loro clienti per la gestione della fatturazione elettronica. Le deleghe -in scadenza al 15 dicembre 2020 e al 31 gennaio 2021- vengono automaticamente rinnovate di dodici mesi evitando la loro formalizzazione in presenza e il rischio di diffusione del contagio da Covid-19. E' fatta salva in ogni caso la facoltà di revoca della delega (qui il provvedimento).

Più tempo per l'imposta di bollo e riduzione delle sanzioni.  Il Ministero delle Finanze concede più tempo per versare l'imposta di bollo sulle fatture elettroniche, anche nel caso in cui l’imposta dovuta risulti inferiore ai 250 euro. Il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel primo trimestre 2021 dovrà essere versata entro il 31 maggio 2021. Per quanto riguarda le fatture elettroniche del secondo trimestre 2021, il bollo per i mesi di aprile, maggio e giugno dovrà essere pagato entro il 30 settembre.
L'Agenzia delle Entrate è intervenuta anche a chiarire la riduzione delle sanzioni per omesso o ritardato versamento dell'imposta di bolla sia sulle fatture cartacee che elettroniche.

Incentivi ai forfettari che utilizzano la fattura elettronica- Infine, il Ministero delle Finanze annuncia incentivi alla fatturazione elettronica in favore dei contribuenti che- in virtù di un fatturato annuo inferiore ai 65mila euro - aderiscono al regime fiscale agevolato. Fin dall'avvio della fatturazione elettronica tra privati, il 1 gennaio del 2019, questa categoria di  contribuenti è stata esonerata dall’obbligo di fatturazione elettronica. Adesso, sia per incentivare l’adozione dell’e-fattura sia per contenere il fenomeno dell’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha previsto un premio per chi utilizza questo nuovo strumento: una riduzione da cinque a quattro anni dei termini di accertamento, con possibilità scendere a tre anni in caso di utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili.
La misura, prevista dall'atto di indirizzo emanato a luglio dal Ministro delle Finanze Roberto Gualtieri,  non è ancora stata tradotta in un provvedimento di legge.