• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
CONSULTAZIONI IN CORSO

Alla Camera una pdl per rilanciare l'ippicoltura

Alla Camera una pdl per rilanciare l'ippicoltura
E' all'esame della Commissione Agricoltura della Camera una proposta di legge per il rilancio dell'ippicoltura. La proposta, d'iniziativa dell'On Maria Chiara Gadda (Italia Viva), si prefigge di dare un riferimento normativo univoco ad un settore "frammentato" e "del quale si parla molto raramente". Il comparto degli equidi è stato "fortemente penalizzato" dalla pandemia e anche per questo richiede "un nuovo ed adeguato quadro normativo".

Sulla proposta di legge 2531, presentata a giugno di quest'anno dall'On Maria Chiara Gadda (IV), la Commissione Agricoltura della Camera ha chiesto il parere delle organizzazioni del settore per un giro di consultazioni informali che coinvolge anche i Medici Veterinari ("quasi 1.200 medici veterinari professionisti che si occupano di zootecnia e di cavalli da equitazione").
Con l'obiettivo di un quadro legislativo nazionale uniforme e più coerente con quello dell'Unione europea, la pdl Gadda si prefigge lo sviluppo e il rafforzamento della filiera degli equidi, con particolare riferimento all'allevamento dei cavalli. La sottoscrivono altri sette deputati di Italia Viva: On Carè, De Filippo. Marco Di Maio, Giachetti, Moretto, Paita e Scoma.

Il campo di applicazione - La proposta di legge abbraccia un ambito molto vasto, denominato "ippicoltura", nel quale rientrano molteplici attività che interessano gli equidi,  che riguardano la gestione della riproduzione, della gestazione, della nascita e dello svezzamento" e che ricomprendono  anche l'attività delle stazioni di fecondazione pubbliche o private e l'assistenza e la gestione della produzione del seme; l'allevamento, la doma, l'addestramento, l'allenamento e le operazioni di stallaggio.

L'On Gadda, include nella sua proposta di legge anche le attività di promozione, allevamento e valorizzazione delle razze, autoctone e non autoctone, anche attraverso competizioni equestri o la partecipazione a fiere e a mostre; e inoltre:la gestione e il mantenimento degli equidi, anche qualora siano di proprietà di soggetti terzi non allevatori, a prescindere dall'età degli stessi equidi; l'allenamento finalizzato allo svolgimento di prove di selezione e di competizioni sportive, anche presso ippodromi o strutture correlate;

Completano il quadro delle attività abbracciate dalla pdl: l'insegnamento della disciplina equestre e la gestione dei cavalli da scuola, compresa l'attività svolta dai centri ippici e dai maneggi, lo svolgimento di attività di turismo equestre, di ippoterapia e di agriturismo con annesso maneggio e l'attività di assistenza tecnica a favore delle imprese di allevamento di equidi.

Sviluppo della filiera dell'ippicoltura- Il Governo viene delegato ad adottare, entro due anni da, uno o più decreti legislativi per lo sviluppo dell'ippicoltura. La pdl elenca i principi e i criteri direttivi da seguire per l'emanazione dei decreti. Per lo sviluppo della filiera ippica e promuovere l'allevamento dei cavalli sportivi, la pdl chiede garantire l'accesso degli allevatori degli equidi ai Programmi di sviluppo rurale 2014-2020 anche in riferimento alla misura 14 (benessere degli animali).
La proposta prevede inoltre la creazione di un'agenzia per la promozione degli equidi allevati in Italia.

L'ANMVI invierà le osservazioni richieste dalla Commissione Agricoltura dopo essersi confrontata con la Società Italiana Veterinari per Equini (SIVE).


PROPOSTA DI LEGGE
Disciplina dell'ippicoltura e delega al Governo per l'adozione di disposizioni volte allo sviluppo del settore