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COVID-19 E ATTIVITA' NECESSARIE

Indifferibile la consegna di cuccioli a nuovi proprietari

Indifferibile la consegna di cuccioli a nuovi proprietari
Le consegne di cuccioli ai nuovi proprietari non possono essere differite. ANMVI registra con preoccupazione segnalazioni riguardanti problemi interpretativi dei codici ateco che elencano le attività non sospese. Urge interpretazione autentica: cuccioli da consegnare per il loro benessere e per quello delle famiglie che li stanno aspettando.


"Fra le attività che non possono essere sospese nè differite, deve rientrare anche la consegna di cuccioli da parte degli allevatori ai nuovi proprietari". Lo sostiene il Presidente ANMVI, Marco Melosi, in seguito a segnalazioni relative a problemi interpretativi dei codici Ateco, i codici ISTAT con i quali sono state elencate le attività non sospese dall'emergenza Covid-19. In particolare, è auspicabile un chiarimento sul codice 01, i cui sottocodici comprendono
l'attività di allevamento e la vendita dei prodotti allevati, cuccioli di cani compresi.

In attesa di un chiarimento dirimente dai ministeri di competenza, non ultmo il Mipaaf a cui spetta la tutela del patrimonio cinologico nazionale, l'ANMVI ritiene che la consegna di cuccioli alle famiglie che ne hanno fatto richiesta non possa essere differita principalmente per ragioni di benessere animale e per ragioni sociali.

Dal punto di vista scientifico, ANMVI ha più volte affermato che non può essere superato il periodo ottimale per la separazione del cucciolo dalla cucciolata e per il  conseguente inserimento nella nuova famiglia. In difetto, si possono ingenerare nei cuccioli problemi  derivanti dalla  mancata socializzazione extra specifica e dalla incompleta stimolazione ambientale. 
Il rispetto della finestra temporale corretta per impossibilità di inserire il cane nel nuovo contesto famigliare è dirimente per scongiurare problematiche comportamentali permanenti sia negli animali d'affezione che in quelli destinati ad attività di lavoro e servizio.

L'ingresso di un cucciolo in famiglia, in una condizione di privazione sociale come quello determinato dalla pandemia in corso, rappresenta un importante fattore affettivo, il cui valore è evidente ad ogni osservatore sociale sensibile al disagio attuale.

L'ANMVI ricorda che per il Ministero della Salute, le “esigenze connesse alla salute ed al benessere degli animali” sono meritevoli di attenzione anche in questa fase e che l'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) ha raccomandato alle autorità nazionali di tutto il mondo di non porre limiti alla circolazione di animali e, in generale, di non introdurre restrizioni che possano compromettere ingiustificatamente il benessere animale.

Alla luce di quanto sopra, ANMVI auspica che  venga confermata la possibilità di movimentare - con opportuna documentazione e nel rispetto delle condizioni di trasporto compatibili con l'emergenza Covid in atto- la movimentazione e la consegna di cuccioli ceduti dagli allevatori a terzi.

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