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IL TESTO

Uomini e Animali, la prevenzione nel Patto per la Salute

Uomini e Animali, la prevenzione nel Patto per la Salute
La salute umana e la salute animale "sono interdipendenti". Il nuovo Patto per la Salute, definitivamente sottoscritto dalle Regioni, rende il capitolo della prevenzione ancora più "one health". La lotta all'AMR sarà aggiornata sulla base dei dati disponibili nel 2020. Da riordinare gli enti vigilati dal Ministero della Salute. Il testo del Patto.


Con l'intesa fra il Governo e le Regioni, il nuovo Patto per la Salute è ufficiale. Il Patto è un accordo finanziario e programmatico tra il Governo e le Regioni, che viene rinnovato ogni tre anni per migliorare le prestazioni del SSN e garantirne l’unitarietà. Il Patto 2019-2021 consta di diciassette schede  di cui una dedicata alla prevenzione (scheda 12 del Patto), che mette l'accento sullo sviluppo "one health" delle future politiche sanitarie.

Salute umana e salute animale sono interdipendenti- Il Patto sancisce l’impegno a rafforzare una visione di salute pubblica in un’ottica “One Health”, che si basa sulla progettazione e attuazione di programmi, politiche, legislazione e ricerca in cui più settori comunicano e collaborano per ottenere migliori risultati di salute pubblica, mediante un metodo collaborativo, multidisciplinare, multiprofessionale. L’approccio “One Health” considera la salute umana e la salute degli animali come interdipendenti e legati alla salute degli ecosistemi in cui sono contestualizzati;

One Health anche i Controlli
- Il Piano Coordinato Nazionale dei Controlli (PCNC) in corso di elaborazione per il periodo 2020-2024 ricomprenderà tutti i piani specifici di controllo in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria.

Aggiornamento della lotta all’antimicrobico-resistenza
- Il Patto sancisce l’impegno di Governo e Regioni a dare piena attuazione al Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza (PNCAR 2017-2020) e a procedere al suo aggiornamento sulla base dei risultati conseguiti nel 2020, attraverso un percorso partecipato e condiviso in ogni fase.

Riordino enti vigilati- Il nuovo Patto per la Salute sancisce la necessità di un riordino degli Enti pubblici vigilati del Ministero della Salute.

Fabbisogno medici SSN- Nell’ambito delle misure per fronteggiare la carenza di personale medico, il Patto prevede la revisione, in accordo anche con il Ministero dell’Università, del sistema di formazione dei medici specialistici, valorizzandone il ruolo all’interno delle strutture sanitarie regionali pubbliche, facenti parte della rete formativa, con progressiva autonomia e responsabilità coerenti con il grado di conoscenze e competenze acquisito.
Il fabbisogno di medici sarà rivisto, mentre si accorda la possibilità ai medici specialisti di restare, oltre i 40 anni di servizio, sulla base delle esigenze degli enti di riferimento

Il Patto per la Salute in sintesi:

- garanzie in merito alla certezza delle risorse per il SSN per il triennio, registrato incremento pari a 3,5 mld;
- sblocco di ulteriori risorse per gli investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico e semplificazione dell’iter amministrativo;
- revisione dei meccanismi e degli strumenti relativi ai piani di rientro e ai commissariamenti, ivi compresa la definizione dei parametri per l’uscita;
- rimodulazione, nella direzione di una maggiore flessibilità, del tetto relativo alla spesa del personale dal 5% al 10%, valutando la possibilità di un ulteriore innalzamento al 15%;
- rimodulazione, nella direzione di una maggiore flessibilità, del tetto relativo agli acquisti di prestazioni da privato accreditato;
- revisione, a quattro anni dalla sua adozione, del DM 70/2015 che fissava gli standard per l’assistenza ospedaliera;
- risposte per superare l’emergenza della carenza dei medici consentendo ai medici iscritti al terzo anno di specializzazione di poter lavorare nelle  strutture sanitarie e prevedendo fino al 2022 la possibilità per i medici di permanere in servizio fino al 70° anno di età;
- valorizzazione e sviluppo delle competenze delle professioni sanitarie.

Nella prima bozza del Patto per la Salute, non si faceva cenno alla Sanità Veterinaria. Una lacuna in parte colmata su sollecitazione delle rappresentanze veterinarie.


pdfPATTO_PER_LA_SALUTE_2019_2021.pdf2.41 MB