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MARATONA AL MINISTERO

Senza Veterinaria il Patto per la Salute non è one health

Senza Veterinaria il Patto per la Salute non è one health
Nonostante i suoi 28 LEA, la Sanità Veterinaria è assente dalle bozze del Patto per la Salute. Per questo chiede spazio e una migliore programmazione. Fra le 120 sigle sanitarie ascoltate ieri dal Ministro Giulia Grillo, per i Medici Veterinari sono intervenuti ANMVI, SIVEMP e FNOVI.

I nuovi  Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) - riformati nel 2017,a distanza di 15 anni dalla loro introduzione-  contano 14 attività di "Salute animale e Igiene urbana veterinaria" e 14 attività di "Sicurezza alimentare e Tutela della salute dei consumatori". Si tratta di attività che ricadono sotto il Livello della Prevenzione Collettiva e della Sanità Pubblica, che il Servizio Sanitario deve assicurare ai cittadini tra i servizi "essenziali", cioè fra quelli costituzionalmente garantiti.

Per farlo è necessario individuare le risorse, umane e finanziarie, e il modello organizzativo più idoneo allo scopo. E' questa la mission del nuovo Patto per la Salute 2019-2021, in vista del quale il Ministero della Salute ha avviato una "maratona" di tre giorni dando voce a professionisti (ascoltate 121 sigle sanitarie), imprese e cittadini.

Ieri, le sigle Veterinarie intervenute alla Maratona, hanno evidenziato che nel nuovo Patto per la Salute-  di cui circolano le prime bozze-  la Sanità Veterinaria non è citata. I rappresentanti di ANMVI, FNOVI e SIVEMP hanno richiamato l'attenzione del Ministro Giulia Grillo sul ruolo della Medicina Veterinaria all'interno di un Patto che- lasciandola ai margini- tradirebbe il principio "one health" a cui si rifanno tutte le organizzazioni sanitarie mondiali.

Nei tre minuti di intervento concessi agli oltre cento relatori, il Vicepresidente ANMVI Bartolomeo Griglio ha chiesto "maggiore coinvolgimento" per la Veterinaria nell'aggiornamento dei LEA e nella revisione del Decreto Legislativo 502/1999, suggerendo l'adozione di metodologie HTA (Health Tecnology Assessment) basate su real world data. Gli esempi di alcuni livelli essenziali di assistenza, introdotti per la prima volta nel 2017 come il pronto soccorso agli animali incidentati, pongono interrogativi di sostenibilità finanziaria ed organizzativa. In un modello integrato nel quale la Veterinaria Privata svolge funzioni di pubblico interesse, fra cui alcuni LEA, andrebbero previste agevolazioni ed esenzioni fiscali. Da riformare anche il modello di accesso al SSN.

"Ci attendiamo uno sforzo programmatorio maggiore - twitta il Segretario Nazionale del SIVEMP Aldo Grasselli- da parte delle istituzioni nazionali e regionali, centrato sulla medicina veterinaria pubblica in seno al Ministero della Salute". Nel suo intervento, Grasselli, ha dichiarato: "Si parla qui del Patto della salute in cui non c’è traccia di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare”.

Anche il Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio- critico verso il regionalismo differenziato -ha rimarcato che "senza medici veterinari vengono meno azioni controllo ed eradicazione malattie infettive. Auspichiamo di leggere nel Piano una parte che riguardi la prevenzione e la sanità pubblica veterinaria".

ANMVI alla Maratona del Patto per la Salute