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COMUNICATO STAMPA

Rimodulazione IVA? ANMVI: il 22% è iniquità fiscale

Rimodulazione IVA? ANMVI: il 22% è iniquità fiscale
Ha ragione il Ministro delle Finanze Roberto Gualtieri a dire che il sistema delle aliquote IVA nel nostro Paese “non è razionale”. Alle Commissioni Finanze di Camera e Senato, il Ministro ha detto che l'IVA non aumenterà , ma "questo non esclude che si possano valutare rimodulazioni" per arrivare ad un meccanismo di aliquote "più equo ed efficace", mentre oggi appare "non sempre razionale".


Ha ragione il Ministro delle Finanze Roberto Gualtieri a dire in Parlamento che il sistema delle aliquote IVA nel nostro Paese non è razionale. Sulle cure veterinarie, il MEF applica l’aliquota massima del 22%, mentre riconosce l’IVA agevolata ad alcuni  hobby (come il collezionismo) o a prodotti che impattano sull’ambiente (ad esempio alcuni fertilizzanti).

In caso di una rimodulazione delle aliquote, ANMVI auspica che l’IVA sulle cure veterinarie scenda al 10%, al pari dei medicinali veterinari, e che su alcune prestazioni veterinarie di utilità sociale possa scendere al 4%. In questo modo si incentiverebbe la prevenzione delle malattie animali trasmissibili e la lotta al randagismo, con benefici sia per la sanità che per la spesa pubblica.

“Durante la manovra di bilancio dell'anno scorso ci eravamo andati vicini, grazie all’impegno di deputati e senatori attenti ai temi della sanità animale” - dichiara Marco Melosi Presidente ANMVI. “Anche allora si puntava ad una rimodulazione delle aliquote a parità di gettito, ma il MEF non la prese in considerazione perdendo l’occasione di ristabilire una maggiore equità fiscale”- afferma Melosi.