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EVENTO AISA

Se lo ami lo curi: proposte per la sostenibilità delle cure

Se lo ami lo curi: proposte per la sostenibilità delle cure
Si è svolto questa mattina a Roma il convegno "Se lo ami lo curi" organizzato da AISA (Associazione nazionale imprese salute animale) per approfondire il tema della sostenibilità delle cure per gli animali da compagnia. Il Ministero della Salute pronto a un tavolo di approfondimento. L'ANMVI lancia la proposta della Carta Acquisti. Primo incontro con le parlamentari veterinarie della Legislatura.


Al tavolo dei relatori: Arianna Bolla Presidente di AISA, la senatrice Caterina Biti (PD)il Direttore Generale DGSAF Silvio Borrello, il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi e il Presidente di Federanziani Roberto Messina. In collegamento l'On Michela Vittoria Brambilla.
La sostenibilità delle cure è stata messa in relazione alla responsabilità sociale insita nell'adozione di cani e gatti, con proposte di intervento e agevolazioni per una platea di giornalisti, parlamentari e rappresentanti dell'industria farmaceutica veterinaria. In sala anche le neo elette Rosellina Sbrana (Lega, Senato) e Doriana Sarli (M5S, Camera dei Deputati). A moderare i lavori il giornalista Alessandro Cecchi Paone.

La proposta della Carta Acquisti- E' stato il Presidente dell'ANMVI, Marco Melosi, a presentare la proposta di inserire le cure veterinarie nella Carta Acquisti, una agevolazione che il Ministero delle Finanze riconosce ai cittadini over 65. "L’80% degli ‘over 65’ spende 180 €/anno per l'animale da compagnia e il 55% di loro ne ha uno- dichiara Melosi. " Sono dati- spiega- che provengono dalle indagini che abbiamo svolto insieme a Federanziani-e che ci dicono dei benefici psico-fisici di questa relazione.

La Carta Acquisti si basa su servizi, beni e prestazioni in convenzione, rimborsate dal Ministero delle Finanze. "Siamo pronti a sottoscrivere la convenzione come ANMVI- spiega Melosi- facendo entrare fra i benefici della Carta anche le prestazioni veterinarie, perchè sappiamo bene come un cane o un gatto contribuisca alla qualità della vita quotidiana dei Senior: aumentare la motivazione a svolgere l’attività fisica, stimolare la relazione sociale uscendo dall’isolamento, regolarizzare il ritmo circadiano dell’anziano, prevenire eventuali patologie depressive. Lo riconosce il 93% degli over 65 che ha un cane."

In Italia gli over 65 (dato Istat), sono 13,5 milioni, pari al 22,3% della popolazione; il 55,4% di loro convive con un animale da compagnia, soprattutto cani (51,6%) e gatti ( 33,3%). Un Senior su tre (34%) dichiara che non sarebbe in grado di affrontare un’eventuale spesa veterinaria imprevista di mille euro, mentre un altro 45% ci dovrebbe pensare bene sopra.

Un tavolo al Ministero della Salute-  Il Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari ha ribadito l'attenzione del Ministero della Salute sul possesso responsabile e sulla sua sostenibilità economica e fiscale. Sul tema rilanciato questa mattina da AISA, il DG Silvio Borrello ha manifestato la disponibilità ad avviare un tavolo di approfondimento e di analisi delle proposte e delle soluzioni in campo.

Aliquota IVA ai massimi storici e detrazioni fiscali ai minimi-  Con l'IVA al 22% (spese veterinarie e pet food) e un rimborso fiscale di 49 euro all'anno, il trattamento fiscale degli animali da compagnia è "la negazione del valore sociale  che tutta l'Europa attribuisce alla presenza degli animali da compagnia
nella vita delle persone"- sottolinea Melosi.

Le agevolazioni possibili- Sono numerose le iniziative che l'ANMVI porta avanti da anni per una fiscalità più equa sul mantenimento degli animali da compagnia. Le più recenti si inseriscono nel dibattito della scorsa Legislatura, per aumentare la soglia (fino a 1000 euro) della detraibilità fiscale delle spese veterinarie e per modificare- con esenzioni o riduzioni al 4% -dell’IVA che oggi grava sulle cure e sui medicinali veterinari.

L'iter parlamentare venne interrotto dalla conclusione della Legislatura, ma fece in tempo  a ricevere il parere favorevole della Commissione Politiche Europee sull'aumento della detraibilità delle spese veterinarie (oggi il 19% dell'Irpef versato dai proprietari) e aperture sulla riduzione dell'IVA che grava sui medicinali veterinari; quanto alle spese veterinarie, la Commissione non ravvisò la possibilità di ridurre l'aliquota per incompatibilità con la Direttiva IVA.

Impostare politiche di contenimento della spesa sostenuta per i farmaci veterinari - Alle nuove Camere, ANMVI ha rilanciato altre proposte affrontate dalla scorsa Legislatura per contenere la spesa dei farmaci veterinari, valorizzando la specie-specificità di questi ultimi e contrastando le derive anti-scientifiche del “fai da te”- in particolare la diffusione dei generici veterinari e lo spacchettamento (cd blisteraggio) delle confezioni, in funzione di risparmio, anti-spreco, tutela dell’ambiente e uso prudente (cfr. antimicrobico-resistenza).

All'avvio della XVIII Legislatura sono già state ripresentate analoghe proposte di legge.

Unità di intenti- "Il convegno di AISA è stato una importante occasione per ricominciare il dialogo con i parlamentari di tutti gli schieramenti, a cominciare proprio dalle nostre Colleghe elette, e anche per richiamare l'attenzione della stampa su un tema che coinvolge milioni di proprietari italiani, un tema che questa mattina ha riaffermato l'unità di intenti che lo sostiene"- conclude Melosi.

Nella foto il Presidente ANMVI, dott. Marco Melosi, l'On Doriana Sarli (da sin), la Sen Rosellina Sbrana e la Sen Caterina Biti