All'origine c'è una segnalazione partita dall'Ungheria, in particolare dal laboratorio nazionale di riferimento per i parassiti, riportante che "un elevato numero di cinghiali" provenienti da un allevamento al confine con la Romania, è risultato "positivo per Trichinella spiralis con un elevato carico larvale". Alcuni cinghiali sono stati spediti nella Repubblica Ceca, dove sono stati testati e risultati positivi.
Per il Ministero della Salute "il caso potrebbe essere circoscritto e a carattere episodico". Tuttavia, tenuto conto dei flussi commerciali 2017-2018 di carne di cinghiale dagli Stati Membri verso l'Italia e dei controlli condotti su tali prodotti negli ultimi anni, la Direzione ministeriale della sanità animale ha ritenuto "opportuno attuare alcuni campionamenti per la ricerca della trichinella nella carne di cinghiale refrigerata e congelata, secondo le modalità di campionamento del Regolamento UE 2015/1375".
Monitoraggio dal 20 aprile- La nota ministeriale, firmata il 12 aprile dal Direttore Generale Silvio Borrello, allega il dettaglio del programma di monitoraggio da attuarsi dal 20 aprile 2018, fino al 31 dicembre di quest'anno, "disponendo i campionanamenti a destino sulle partite di carne di cinghiale refrigerata e congelata proveniente da altri Paesi dell'Unione".
Il monitoraggio rientra nei controlli a sondaggio previsti dal Decreto Legislativo 28/93 e pertanto "le partite campionate potranno essere destinate alla commercializzazione, avendo cura di seguirne con la ASL competente la tracciabilità". I controli a scopo di monitoraggio "non devono includere eventuali controlli obbligatori, i quali non verranno considerati ai fini della rendicontazione". I dati dovranno essere inseriti nel Sistema SINTESIS tra i "controlli conoscitivi pianificati":
La nota ministeriale è stata pubblicata dai Servizi Veterinari del Veneto e diffusa dal Sindacato Sivemp.
NOTA_DGSAF_MONITORAGGIO_TRICHINELLA_CARNE_DI_CINGHIALE.pdf114.23 KB