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TRILOGHI IN CORSO

La vendita di farmaci veterinari al centro dei negoziati UE

La vendita di farmaci veterinari al centro dei negoziati UE
Nei triloghi in corso, le istituzioni UE concordano sull'obiettivo di arrivare ad un testo finale del nuovo Regolamento UE prima che si chiuda il semestre di presidenza della Bulgaria. Sul tavolo la questione della vendita al dettaglio, anche via Internet, dei medicinali veterinari, soprattutto di antimicrobici. Il ruolo veterinario nella commercializzazione: escludere influenze e incentivi.

I negoziati  a tre (Parlamento europeo, Consiglio dell'UE e Commissione europea) sui nuovi regolamenti dei mangimi e dei farmaci veterinari ( "veterinary medicines package")
sono approdati alla decisione di chiudere entrambi i dossier legislativi entro la Presidenza europea della Bulgaria, vale a dire entro giugno. E' la newsletter Euralia della UEVP a fornire oggi il quadro più aggiornato dell'iter negoziale. Sul tavolo del Consiglio si confrontano le proposte di Regolamento della Commissione Europea, le modifiche apportate dal Parlamento Europeo e le posizioni dei rappresentanti degli Stati Membri.

Vendita al dettaglio dei medicinali veterinari-  Durante il secondo trilogo, a fine febbraio, il problema principale sul tavolo dei rappresentanti delle tre istituzioni è stata la vendita al dettaglio di medicinali veterinari soggetti (e non) a prescrizione e la tenuta dei relativi registri (articolo 107 del Regolamento sui Medicinali Veterinari)
Articolo 107 - 1. La rivendita al dettaglio di medicinali veterinari è effettuata soltanto da persone autorizzate a svolgere tali operazioni secondo la legislazione nazionale.
2. Le persone autorizzate a prescrivere medicinali veterinari secondo la legislazione nazionale applicabile possono vendere al dettaglio prodotti antimicrobici solo per gli
animali di cui si occupano e solo nel quantitativo richiesto per il trattamento in questione. 3. I dettaglianti di medicinali veterinari tengono registri dettagliati (...)"

Questo articolo, contenuto nella proposta di Regolamento della Commissione Europea è stato oggetto di emendamenti da parte del Parlamento europeo che li ha approvati nel 2016. In particolare sono stati discussi gli emendamenti 226 e 227 del Parlamento europeo  al testo della Commissione Europea- che vietano ai veterinari "Ogni partecipazione commerciale in società che commerciano, fabbricano o importano medicinali veterinari"
Emendamento 226- " È vietata qualsiasi partecipazione commerciale in imprese che commercializzano, fabbricano o importano medicinali veterinari.
Emendamento 227- "Tenuto conto dei rischi associati alla resistenza agli antimicrobici, le case farmaceutiche non possono fornire incentivi economici di qualsiasi tipo, direttamente o indirettamente, a chi prescrive medicinali veterinari".

E' probabile- riferisce Euralia- che i due emendamenti  (226 e 227) non entrino nel testo che uscirà da i negoziati inter-istituzionali. I rappresentanti delle istituzioni hanno infatti preferito rafforzare il "considerando" n.  38 del Regolamento ( L'amministrazione e l'impiego scorretti di un antimicrobico rappresentano un rischio per la sanità pubblica o animale. I medicinali veterinari antimicrobici dovrebbero perciò essere disponibili solo su prescrizione veterinaria. Le persone abilitate a prescriverli svolgono un ruolo essenziale per garantire l'impiego prudente degli antimicrobici e di conseguenza non dovrebbero essere influenzate, direttamente o indirettamente, con incentivi economici
quando prescrivono questi prodotti. La fornitura di antimicrobici veterinari da parte di questi operatori sanitari dovrebbe perciò essere limitata alla quantità necessaria per il trattamento degli animali loro affidati".)

Premi e sconti- L'ipotesi negoziale è di aggiungere a questo considerando la disposizione contenuta nell'articolo 94 (Medicinali utilizzabili esclusivamente dallo specialista) del Codice Comunitario dei Medicinali ad uso Umano,  che  recita: "Nell'ambito della promozione dei medicinali presso persone autorizzate a prescriverli o a fornirli, è vietato concedere, offrire o promettere a tali persone premi, vantaggi pecuniari o in natura, salvo che siano di valore trascurabile o rientrino nella prassi corrente in campo medico o farmaceutico" e che fa salve- quindi escluse dal Regolamento- "le misure o le pratiche commerciali esistenti negli Stati membri in materia di prezzi, utili e sconti".

Vendita on line- Per la prima volta i negoziati hanno toccato la questionde della vendita on line di medicinali veterinari. Fra i negoziatori c'è consenso sul divieto di  vendita via Internet di medicinali per i quali è necessaria una prescrizione. Ciononostante, è ancora aperto il dibattito sulla questione delle deroghe nazionali e sul loro controllo. Questo argomento sarà quindi nuovamente all'ordine del giorno dei prossimi triloghi.

Farmaci veterinari, avviati i negoziati sul regolamento europeo