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ATTO DI INDIRIZZO 2018

Veterinaria: le priorità del Ministero per il 2018

Veterinaria: le priorità del Ministero per il 2018
Sono numerose le priorità in ambito veterinario, indicate dal Ministero della Salute nell'Atto di Indirizzo 2018. Continuità di azioni ma anche innovazioni e nuove progettualità che interessano la sanità animale e la sanità pubblica veterinaria.

Nel 2018 verrà implementato e coordinato il Piano Nazionale per il contrasto all’AMR. E' una delle priorità indicate dal Ministero della Salute nell'Atto di indirizzo 2018.  Una "particolare attenzione verrà data alla valutazione della presenza di residui di antibiotici negli alimenti di origine animale nell’ambito del Piano Nazionale Residui (PNR)", la cui raccolta dati seguirà il nuovo format di EFSA.
Si prevede, inoltre, di continuare il monitoraggio della resistenza agli antimicrobici in batteri zoonosici e commensali e di trasferire la strategia nazionale di lotta all’antimicrobicoresistenza nel Piano nazionale di contrasto alla AMR.

Lea e controlli ufficiali
-  Sui LEA della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare, il Ministero continuerà nel percorso di affiancamento delle Regioni "in cui sono state evidenziate gravi inefficienze". Nell'ambito dell' appartenenza all'Unione Europea, nel 2018 proseguirà l’analisi dello stato di applicazione dell’accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 da parte del Ministero, delle Regioni e delle ASL.  L'accordo prevede degli standard per il funzionamento e miglioramento delle attività di controllo ufficiale.

Regolamento di Salute Animale” EU/429/2016 - Con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo il Ministero della Salute intende "rendere coerenti gli interventi sul territorio nei confronti delle malattie a forte impatto sulle economie nazionali continuando ad attuare i piani per il controllo e per l’eradicazione delle malattie infettive animali e delle zoonosi, prevedendo in particolare azioni più incisive sul territorio nazionale in merito al contrasto delle malattie cosiddette “emergenti”.

Malattie animali emergenti e Aviaria-
Per la dermatite nodulare contagiosa dei bovini  o alcune malattie delle api, vista la variabilità epidemiologica di queste ultime- legata anche a situazioni ambientali in mutazione ed al fenomeno del cambiamento climatico- sono confermate le attività di valutazione ed analisi del rischio volte all’individuazione di misure di contrasto in coordinamento con la Commissione e gli altri Stati membri.
"Assumeranno carattere prioritario le attività legate al controllo dell’influenza aviare alla luce delle nuove evidenze scientifiche assunte sul ruolo degli animali selvatici nella trasmissione transfrontaliera della malattia e della diversificazione del rischio rispetto alla rilevanza epidemiologica del binomio Influenza Aviare ad Alta Patogenicità/Influenza Aviaria a Bassa Patogenicità (HPAI/LPAI)". Per il Ministero, "assumeranno un ruolo ed una rilevanza strategica le conclusioni e le raccomandazioni che deriveranno dalle attività del gruppo dei G7-CVO (Capi dei Servizi Veterinari dei Paesi del G7) che sotto Presidenza italiana hanno eletto l’istanza a priorità". Inoltre, verrà proseguita l'interazione tra quanto previsto nel Piano di emergenza nazionale delle malattie emergenti e le prescrizioni inerenti la tutela del benessere degli animali in caso di abbattimento di animali nei focolai.

Anagrafi zootecniche e biosicurezza -
Nel 2018 si proseguirà nel completamento e aggiornamento del sistema "anche mediante il ricorso a funzionalità informatiche che consentano un più facile accesso al sistema da parte degli utenti". Nel medesimo settore "è stato intrapreso un percorso, coerente con gli strumenti sviluppati in ambito europeo, al fine di conferire continuità alle strategie di contrasto alla diffusione delle principali malattie animali, contribuire ad aumentare i livelli di biosicurezza degli allevamenti zootecnici e monitorare la possibile comparsa di malattie emergenti".

Patrimonio suinicolo nazionale-
Rimarrà prioritario il sostegno che le Autorità veterinarie competenti centrali e territoriali continueranno a fornire alle produzioni, in vista di poter favorire ulteriormente in modo armonizzato l’export verso Paesi Terzi di prodotti di origine animale sicuri. A riguardo "verranno intensificate le attività straordinarie di eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, anche mediante la costituzione di una specifica task force veterinaria dedicata ed interventi congiunti tra le Amministrazioni Statali interessate (Ministero della Salute, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Ministero degli Interni, Ministero della Sviluppo Economico)". Quanto alla malattia vescicolare del suino, continueranno le attività per il conseguimento dello status di regione “indenne” per le ultime due regioni, Campania e Calabria, non ancora riconosciute in quanto tali da parte della Commissione Europea.

Nuova gestione della Blue Tongue- Con riguardo alla febbre catarrale degli ovini "dovrebbe venir ridefinita la politica di gestione della malattia da parte della  Commissione Europea. In vista di tale categorizzazione, verranno aggiornate le attività di regionalizzazione dei territori a rischio soggetti a misure di restrizione delle movimentazione degli animali e adattate le azioni di sorveglianza e di controllo, ivi compreso il monitoraggio delle vaccinazioni delle popolazioni sensibili effettuate nell’ambito di piani regionali autorizzati dal Ministero, anche attraverso il ricorso alla modalità di acquisto dei vaccini da parte delle regioni o delle Associazioni di categoria nell’interesse degli allevatori".

TSE- Proseguiranno le attività di formazione del personale destinato ad intervenire sulla rimozione dei materiali specifici a rischio, secondo le nuove liste derivate dagli aggiornamenti della normativa comunitaria; verranno consolidate le misure di prevenzione cui al decreto ministeriale 25 novembre 2015 riguardante il piano nazionale di selezione genetica per la resistenza alla Scrapie classica degli ovini, che prevede, tra l’altro, la predisposizione di piani regionali singoli approvati dal Ministero.
Dovranno, inoltre, trovare applicazione alcune misure a seguito della prevista adozione del parere EFSA per la gestione in selezione dei caprini nell’ambito dei focolai di Scrapie classica, ai fini della uniforme applicazione degli interventi sanitari in vista dell’aumento degli alleli riconosciuti di resistenza alla malattia anche per la specie caprina, in analogia a quanto già previsto per gli ovini.

Tracciabilità del medicinale veterinario- Le attività volte a migliorare il controllo delle fasi della distribuzione e somministrazione del medicinale veterinario, "malgrado le possibili criticità iniziali, fruiranno del forte impatto positivo derivante dall’introduzione per norma della tracciabilità e della prescrizione veterinaria informatizzata"; queste innovazioni "garantiranno un sistema di farmacosorveglianza più efficace ed efficiente e l’ottenimento di un quadro più preciso del consumo/uso di agenti antimicrobici, che rappresenta uno strumento essenziale per il contrasto mirato al fenomeno dell’antibiotico-resistenza".

Ricetta elettronica dei medicati- Un altro aspetto su cui il Ministero ritiene "indispensabile proseguire i lavori" riguarda "l’estensione della ricettazione elettroni ca ai mangimi medicati per garantire una migliore e puntuale tracciabilità dei mangimi medicati, fondamentale nell’approccio al controllo dell’antibiotico resistenza negli allevamenti animali".

Dispositivi medici veterinari- Nell'Atto di indirizzo è prevista la prosecuzione dei lavori "per arrivare ad una regolamentazione nel settore dei dispositivi medici veterinari".

Brexit- Come Stato Membro dell’ Unione Europea, l'Atto di indirizzo 2018 evidenzia "il consistente incremento di lavoro, che avrà origine dalla graduale uscita del Regno Unito dalla UE e dall’implementazione, già avviata nel 2017 del Common European Submission Portal (CESP)".

Farmaceutica veterinaria- Per quanto attiene alla produzione del farmaco veterinario i programmi di ispezione delle aziende produttrici di medicinali veterinari, elaborati sulla base “di un’analisi del rischio”, saranno completati per il secondo anno consecutivo. Nel 2018 si concludrà l’iter di adesione al PIC’s scheme, che consentirà alla aziende farmaceutiche italiane di poter essere certificate ai fini dell’esportazione verso Paesi Terzi.

Benessere animale in allevamento e "certificazioni"
- Si prevede di modificare il Piano nazionale benessere animale per adattarlo alle diverse realtà regionali, nonché alle differenti categorie di allevamento presenti nel Paese. Ciò al fine di rendere più efficaci, omogenei e mirati i controlli ufficiali effettuati sul territorio. Verrà inoltre focalizzata l’attenzione sui dati della rendicontazione annuale che le Regioni forniscono al Ministero in merito ai controlli ufficiali eseguiti sul benessere animale in allevamento per ottimizzare l’utilizzo di tali dati, determinando eventualmente anche le basi per avviare un processo che porti alla “certificazione” dei prodotti provenienti da allevamenti in cui vengono rispettati elevati livelli di benessere.

Protezione animale durante il trasporto- Si prevede di introdurre una modifica al Piano nazionale con l’inserimento dei controlli obbligatori su strada in collaborazione con gli organi di polizia e la revisione dei criteri di rischio da considerare per la pianificazione dei controlli ufficiali, al fine di rendere più completa, efficace e mirata l’azione degli stessi sul territorio.

Igiene urbana veterinaria e lotta al randagismo - L’obiettivo in questo ambito è di armonizzare le azioni e i comportamenti volti alla tutela del benessere e alla prevenzione del maltrattamento animale ed intensificare il raccordo con le regioni per garantire monitoraggio costante delle strutture che ospitano gli animali, attraverso la rendicontazione annuale dei dati e la verifica sul territorio.

IAA e riabilitazione equestre- Verrà rafforzata la collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la stesura di progetti valutativi del benessere animale durante gli interventi assistiti con gli animali e per la formazione degli operatori e sarà istituito un tavolo tecnico ad hoc per gestire le attività connesse alla riabilitazione equestre.

Protezione degli animali utilizzati a fini scientifici- Come previsto dal d.lgs. 4 marzo 2014, n. 26, si dovrà porre particolare attenzione all’estensione dei controlli sugli stabilimenti utilizzatori di animali, allo sviluppo di metodi alternativi all’impiego di animali ed alla formazione del personale, aggiornando costantemente i dati e rendendoli disponibili al mondo scientifico e agli stakeholder.

Animali selvatici detenuti in cattività
- Si provvederà a regolamentare il settore riguardo la salute e il benessere animale attraverso l’emanazione di linee guida e la predisposizione di apposite check list.

Anagrafe degli Animali d’Affezione- Si intende realizzare una banca dati centralizzata, alimentata dalle singole anagrafi territoriali per fornire on line i riferimenti utili per rintracciare il luogo di registrazione degli animali e il loro legittimo proprietario, nel rispetto della tutela della privacy del cittadino. Difatti, attualmente, tale registro è alimentato dalle singole anagrafi territoriali e tale sistema non permette di rintracciare, attraverso il microchip, direttamente il proprietario e si è costretti a contattare le ASL, i Comuni e, spesso, il produttore o il distributore del microchip. Attraverso l’analisi delle anagrafi esistenti ed uno studio di fattibilità progettuale, verrà valutata la possibilità di realizzare una banca dati nazionale con informazioni alle quali si potrà accedere direttamente, senza dover interrogare quelle regionali.

Alimentazione animale- Proseguiranno i lavori, in sede di Consiglio dell’UE, sulla proposta di regolamento in materia di mangimi medicati e prodotti intermedi. Verrà posta la massima attenzione nella gestione di alcune tematiche che si interfacciano con la normativa in materia di medicinali veterinari, quali la definizione della figura professionale abilitata alla prescrizione e il divieto di uso preventivo di antibiotici. L’obiettivo è  una normativa priva di incongruenze, che affronti tematiche comuni con lo stesso approccio, armonizzata nei paesi dell’UE. La razionalizzazione di questo ambito normativo sarà inoltre uno degli strumenti diretti alla lotta all’antimicrobico resistenza e all’uso consapevole e giustificato dei mangimi medicati.

Emergenze UE e importazioni- Continuerà l’attività di monitoraggio, con l’ausilio dei sistemi informativi SINTESIS e TRACES, delle introduzioni dai Paesi membri in Italia di animali vivi, prodotti di origine animale e mangimi. L’attività di monitoraggio si avvarrà dell’importante ruolo di gestione dei controlli sanitari degli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC) sulle merci potenzialmente coinvolte, in stretto coordinamento con le Autorità sanitarie locali competenti.
Nel settore delle importazioni da Paesi extra UE, verranno potenziate le sinergie con i Carabinieri per la tutela della Salute e l’Agenzia delle Dogane per contrastare in maniera efficace le importazioni illegali di alimenti, implementando una specifica linea guida operativa per l’attuazione di controlli uniformi su tutto il territorio nazionale.

Valutazione del rischio della catena alimentare. Il Ministero della salute rappresenta il referente nazionale dell’ Autorità europea
per la sicurezza alimentare (European Food Safety Authority - EFSA) e  avvale del Comitato nazionale della sicurezza alimentare (CNSA). Nel 2018, al fine di ottimizzare il sistema di valutazione del rischio della catena alimentare, verrà potenziata l’attività di collaborazione con EFSA al fine di delineare il programma di lavoro di quest’ultima nei diversi settori della valutazione del rischio, attraverso lo scambio delle informazioni scientifiche, sviluppando le reti scientifiche e la comunicazione del rischio.

Vaccinologia veterinaria- La partecipazione del Ministero della salute, fra gli altri organismi internazionali di ricerca,  nel consorzio IRC Staridaz (International Research Consortio on Animal Health)" sta concretizzandosi in una sempre maggiore presenza di esperti nazionali per la definizione di indirizzi strategici per la ricerca europea in molti settori tra i quali, focus identificato per il prossimo biennio, anche la vaccinologia veterinaria ritenuta fondamentale per il controllo delle emergenze sanitarie, con particolare riguardo alle zoonosi e al rischio di pandemie che possano avere severe ricadute sulla salute pubblica".

Ricerca degli Istituti Zooprofilattici- Sulla base della disponibilità dei fondi per la ricerca è stata attivata una nuova procedura di gestione per il finanziamento della Ricerca Corrente degli IIZZSS. Ciò permetterà di "rendere più strategica e tempestiva l’attività di ricerca finanziata dal Ministero sul territorio per la soluzione di problematiche di sanità pubblica veterinaria".

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