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LA LETTERA

Bravecto, i social e la farmacovigilanza

Bravecto, i social e la farmacovigilanza
L'Amministratore Delegato di MSD Animal Health, Paolo Sani, indirizza una lettera di ringraziamento a "tutti quei veterinari che hanno mantenuto un approccio scientifico e professionale". @nmvi Oggi la pubblica insieme alle iniziative intraprese dall'azienda.

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Ringraziamenti ai Medici Veterinari che "si sono fatti portavoce di un approccio scientifico e professionale" e si sono dimostrati "un punto di riferimento fondamentale per gli utenti del web e per i proprietari di pet". Li firma l'AD Paolo Sani in una lettera al Presidente dell'ANMVI Marco Melosi, che @nmvi Oggi rende pubblica, insieme alle iniziative adottate da MSD Animal Health in seguito all'inedito "caso Bravecto".

Il caso- Il tam tam- che ha avuto luogo sul web e su Facebook dal 10 febbraio al 2 marzo scorso- si è principalmente sviluppato intorno al decorso clinico di un cane, con difficoltà motorie e in fin di vita. A postarne il video è stata la stessa veterinaria curante, una ippiatra che, per prima, ha correlato la condizione del cane all'antiparassitario. La pagina Facebook su cui vengono postati i video e i commenti è aperta al pubblico. Le condivisioni e il lancio di una petizione sulla piattaforma change.org rendono presto il video virale.
Molti Medici Veterinari si interessano al caso, senza ottenere informazioni cliniche più circostanziate nè l'anamnesi. Altri casi vengono presto messi in relazione al prodotto, anch'essi "senza il supporto di alcun dato scientifico" fa notare l'azienda MSD, che si è subito messa in contatto con la veterinaria segnalante, attivando le procedure di farmacovigilanza interna. Sul decesso del cane vengono avviati accertamenti.

Come MSD Animal Health ha affrontato la situazione- La lettera di Paolo Sani riassume le azioni poste in essere non appena venuta a conoscenza delle informazioni comparse sui social network: verifica del rispetto degli adempimenti di farmacovigilanza veterinaria; consulenza tecnica e supporto di un laboratorio al fine di eseguire un corretto iter diagnostico (profilo ematobiochimico ed esame urine completo); disponibilità di una visita specialistica neurologica comprensiva di indagini strumentali (elettromiografia e studi di conduzione nervosa) e possibilità di effettuare un esame istopatologico su prelievo di tessuto nervoso periferico.

L'informazione al pubblico- Secondo le vigenti normative in materia di pubblicità, l'azienda farmaceutica non può informare direttamente il pubblico su Bravecto, essendo un prodotto soggetto a prescrizione medico-veterinaria. "Neppure a fronte di informazioni scientificamente inesatte", spiega Sani. Le notizie, i video e i commenti sulla sicurezza del prodotto sono invece circolate su pagine web aperte al pubblico non specializzato. Il web "pur essendo la più grande fonte di informazione per il pubblico, non sempre offre dati chiari e scientificamente corretti e può creare confusione e panico"- osserva Sani- "soprattutto se il tema è quello della salute dell'uomo e degli animali da compagnia". Per questo, l'Azienda ha voluto pubblicamente ringraziare la classe medica veterinaria.

Farmacovigilanza veterinaria

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