Approvata in AGRI, la relazione sugli equini va al voto dell'Europarlamento. FVE e FEEVA: essenziali le cure veterinarie. L'iniziativa della deputata europea Julie Girling (ECR, UK) sarà votata a marzo dalla plenaria di Strasburgo. La Commissione Agricoltura (AGRI) l'ha approvata a fine gennaio con 43 voti favorevoli e uno solo contrario. La relatrice ha sottolineato che l’obiettivo non è quello di creare nuove norme, ma di potenziare e migliorare quelle già esistenti. L'obiettivo è di migliorare il benessere degli equini in tutta l'Unione europea, incoraggiando l'uniformità normativa fra gli Stati Membri.
La relazione chiede agli Stati membri iniziative ispettive nei macelli autorizzati nel loro territorio, particolare attenzione alle cure di fine vita per gli equidi e la definizione di livelli massimi di residui di medicinali veterinari (es. fenilbutazone), per garantire la sicurezza alimentare. La relazione sollecita inoltre gli Stati membri a svolgere controlli nei confronti dei proprietari di cavalli, per evitare il maltrattamento e l’abbandono, e ad adottare iniziative di defiscalizzazione per consentire la crescita delle attività che impiegano equidi.
Alla Commissione Europea i deputati AGRI chiedono la pubblicazione di linee guida sul benessere degli equidi. La relazione invita la Commissione a formulare orientamenti per l'ufficio alimentare e veterinario sul benessere degli equidi durante la macellazione. L'Ufficio Alimentare Veterinario della Commissione potrebbe a sua volta aumentare il numero di ispezioni nei macelli
FVE e FEEVA- La risoluzione piace alla Federazione dei Veterinari Europei e alla Federazione degli Ippiatri europei. Tuttavia, fanno presente alcune mancanze della risoluzione che nel perseguire il benessere animale e lo sviluppo del comparto equino non tiene adeguatamente conto nè delle implicazioni di salute degli equidi nè del ruolo che la prevenzione e la medicina veterinaria possono assumere nell'efficace perseguimento degli obiettivi. ------------------------- PROGETTO DI RELAZIONE sulla proprietà responsabile e la tutela degli equini