• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31274
IL TESTO

Risoluzione per ridurre l'impiego di antibiotici veterinari

Risoluzione per ridurre l'impiego di antibiotici veterinari
Una risoluzione depositata alla Camera da 15 deputati del M5S  impegna il Governo ad assumere iniziative contro l'antibiotico-resistenza. I firmatari chiedono, fra l'altro, di promuovere l'obbligo della ricetta elettronica per i farmaci veterinari,  prevenire le malattie in allevamento e vietare lo sconto sull'acquisto di antibiotici veterinari.

L'atto parlamentare - primo firmatario l'On Matteo Mantero-  è stato depositato il 21 ottobre scorso. Nella lunga premessa, la risoluzione affronta gli aspetti veterinari del problema e cita l'Olanda come esempio di un Paese che ha vinto la sfida "dimostrando che le abitudini possono cambiare". Dal 2007 al 2016- si legge nel testo- l'Olanda  ha ridotto di quasi il 70 per cento l'uso di antibiotici negli allevamenti di pollame, bestiame e maiali, riuscendo a frenare la pericolosa crescita registrata a partire dagli anni Novanta".

"Davanti alla constatazione che dal 1990 al 2007 l'uso di antibiotici negli allevamenti era raddoppiato, il Servizio medico veterinario nazionale olandese ha lanciato una partnership pubblica-privata tra aziende alimentari, veterinari e Governo. Nel giro di due anni, ha raccolto i dati sull'uso di antibiotici in 40 mila allevamenti. Individuati quali erano gli allevatori che facevano maggiore uso di antibiotici e i veterinari che ne prescrivevano di più, si è iniziato a lavorare per accrescere la consapevolezza della resistenza globale agli antibiotici. In contemporanea, il Governo ha imposto la riduzione del 20 per cento nel 2011, del 50 per cento nel 2013 e del 70 per cento nel 2015 dell'uso di antibiotici in veterinaria".


La risoluzione- che dovrà essere discussa in Commissione Affari Sociali- chiede al Governo di:

-ad assumere iniziative, per quanto di competenza, affinché gli ospedali siano dotati di servizi di microbiologia permanente, al fine di identificare i livelli di sensibilità e resistenza a singoli antibiotici e coadiuvare i medici prescrittori nella scelta delle terapie più appropriate;
-ad adottare iniziative efficaci che mirino alla riduzione del consumo degli antibiotici in ambito ospedaliero, promuovendo l'applicazione di test di sensibilità agli antibiotici (antibiogrammi) necessari per garantire l'appropriatezza prescrittiva;
-a promuovere, per quanto di competenza, un differente sistema di confezionamento dei farmaci, prevedendo l'introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati al fine di evitare auto prescrizioni da parte dei cittadini;
-ad assumere iniziative per promuovere programmi di formazione professionale specifica degli operatori sanitari, migliori prassi, anche con riguardo alle terapie corrette, migliori modelli prescrittivi, misure per prevenire e ridurre la trasmissione di patogeni, il controllo delle infezioni e misure igieniche;
-ad assumere iniziative, attraverso campagne istituzionali di informazione e di educazione sanitaria sull'uso prudente di antimicrobici, volte ad incoraggiare tutti i cittadini ad agire in modo proattivo per ridurre la minaccia alla resistenza antibiotica;
-ad adottare le necessarie iniziative per prevenire lo sviluppo e la trasmissione delle malattie all'interno degli allevamenti e per incentivare sistemi di allevamento estensivo e allevamenti con metodi biologici, che garantiscano maggior rispetto del comportamento e del benessere animale, nonché una minore incidenza delle infezioni;
-ad assumere iniziative per attuare programmi di controllo e monitoraggi delle aziende zootecniche al fine di rafforzare l'attività di vigilanza sulle condizioni di vita e di salute degli animali e di contrasto di eventuali abusi nell'utilizzo di antimicrobici;
-ad assumere iniziative per creare un sistema nazionale volto ad incrementare i controlli sulla distribuzione, prescrizione ed uso di medicinali veterinari, nonché a promuovere l'obbligo della ricetta elettronica per i farmaci veterinari al fine di evitare l'abuso degli antibiotici negli allevamenti;
-ad assumere iniziative, anche normative, per vietare l'applicazione di sconti di marketing basati sul meccanismo prezzo/volume sull'acquisto di antibiotici ad uso veterinario;
-ad individuare, anche attraverso l'Istituto superiore di sanità, protocolli di sorveglianza epidemiologica dei nosocomi, e a verificare che stessi siano attuati, in modo costante, al fine di identificare eventuali ceppi multi-resistenti e strategie mirate di intervento.

Il testo integrale della risoluzione